SPERGIURA!

Arturo Ambrosio, Luigi Maggi

Sog.: ispirato al racconto La Grande Bretèche di Honoré de Balzac. Scen.: Arrigo Frusta. F.: Giovanni Vitrotti. Scgf.: Decoroso Bonifanti. Int.: Mary Cléo Tarlarini (Bianca Maria), Alberto A. Capozzi (l’ufficiale dei dragoni), Luigi Maggi (marchese di Croixmazeau), Luigi Bonelli, Mirra Principi. Prod.: S.A. Ambrosio 35mm. L.: 220 m (l. orig.: 253 m). D. 11’ a 18 f/s. Imbibito (Desmetcolor).

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Spergiura!, col punto esclamativo. Più che una constatazione oggettiva, un’accusa lanciata in un moto di rabbia. Ma chi scocca l’infame strale? E siamo tenuti a condividere il giudizio morale sotteso? Certezze che vacillano. Vero: Bianca Maria non sarà uno stinco di santo, tradisce il marito col bell’ufficiale e giura sulla croce di essere pura come un giglio. Ma quale aggettivo (con tanto di punto esclamativo) potremmo allora affibbiare al coniuge cornificato? La sua vendetta (tema ricorrente fino all’ossessione nel cinema di Frusta) è crudeltà mefistofelica e ghignante, pianificata al dettaglio: murare vivo l’amante della moglie. Altrettanto crudele: vedere il poveretto che apre la porta fiducioso in una via di fuga, e trova davanti a sé una parete di mattoni che lo condanna a morte. Vagamente ispirato alla Grande Bretèche di Balzac, inaugura la ‘Serie d’Oro’ dell’Ambrosio.

Copia proveniente da

Restaurato nel 2009 da Fondazione Cineteca di Bologna, Museo Nazionale del Cinema, Torino e Deutsche Kinemathek – Museum für Film und Fernsehen presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata a partire da una copia positiva nitrato conservata presso Deutsche Kinemathek