LA MADRE E LA MORTE
Scen.: Arrigo Frusta. F.: Giovanni Vitrotti. Int.: Mary Cléo Tarlarini (la madre), Oreste Grandi (la morte), Ercole Vaser (il figlio a vent’anni), Maria Bay (il figlio bambino). Prod.: S.A. Ambrosio. 35mm. L.: 150 m (l. orig.: 202 m). D.: 12′ a 16 f/s Imbibito (Desmetcolor)
Scheda Film
Esterni innevati e fondali dipinti a servizio di una favola dark dagli inquietanti risvolti morali. La morte è un bonario vecchione con falce che vive in una caverna magica stipata di pendole – le vite degli uomini – e popolata di inquietanti diavoletti con le ali disegnate sul petto. Quando sottrae un bambino in fasce alla madre, quest’ultima non saprà farsene una ragione, finché il futuro alternativo riflesso in una fonte magica non la convincerà che c’è di peggio: il disonore. Nell’emblematic shot in chiusura due pugnali le trafiggono il cuore. Mistico.