24/06/2017

Marco Bellocchio: “Il cinema va insegnato nelle scuole”

Il cinema va insegnato nelle scuole. I film devono essere visti, commentati, discussi nelle ore di lezione, dalle elementari alle superiori, come si fa con Dante o con Leopardi. Ne sento parlare da 50 anni ma in Italia questo non succede ancora”. Con unappello all’insegnamento del cinema il regista Marco Bellocchio, presidente della Cineteca di Bologna, ha inaugurato oggi, sabato 24 giugno, la 31ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla stessa Cineteca fino al 2 luglio.


L’Atalante di Jean Vigo, che vedremo restaurato questa sera in Piazza Maggiore, è come la Cappella Sistina, entrambi sonopatrimonio dell’umanità, così come Fellini è Raffaello”, prosegue Bellocchio, che rilancia parole d’elogio verso chi si impegna nel lavoro di conservazione del patrimonio cinematografico: “Al Cinema Ritrovato si vedono 500 film provenienti da archivi da tutto il mondo. È impressionante e commovente scoprire che ci sono tante fabbriche, officine piccole e grandi, come tanti pronto soccorso, che in tutto il mondo restaurano i film, li curano, li salvano, li ricompongono, scoprendo nuove immagini, bellissime, che senza il lavoro di persone appassionate e competenti sarebbero andate perdute per sempre”.
Il cinema è bellezza e storia. Da più di cent’anni documenta e interpreta la storia degli uomini, fin dall’età della pietra (si pensi alla splendida sequenza iniziale di 2001: Odissea nello spazio). Quale insuperabile libro di storia è Spartacus per conoscere l’antica Roma? O l’incrociatore Potëmkin per conoscere la Rivoluzione sovietica?”.
“Oggi, purtroppo, siamo circondati, assaliti da miliardi di immagini brutte e inutili. Assaliti dal nulla, come nella Storia infinita. Che ne sarà dei miliardi di miliardi di immagini (e di selfie) che l’umanità gira sempre di corsa? Miliardi di registi improvvisati: mostruosa democrazia. Per questo Il Cinema Ritrovato è una potente disintossicazione dall’inutile e dal brutto e una purificazione del nostro sguardo”.