UNA PELEA CUBANA CONTRA LOS DEMONIOS

Tomás Gutiérrez Aléa

 Sog.: liberamente ispirato al saggio Historia de una pelea cubana contra los demonios di Fernando Ortiz. Scen.: Tomás Gutiérrez Aléa, in collaborazione con José Triana, Vincente Revuelta, Miguel Barnet. F.: Mario García Joya. M.: Nelsón Rodríguez. Scgf.: Vittorio Garatti, Pedro García Espinosa, Roberto Larrabure. Mus.: Leo Brouwer. Int.: Olivia Belizaires, Armando Bianchi, Maguel Carazu, Edgardo Carulla, Armando Suárez del Villar, Donato Figueiral, Luis Alberto García, Marés González, Oscar Hurtado, Verónica Lynn. Prod.: ICAIC. DCP. D.: 130’. Bn. 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La genesi del controverso Una pelea cubana contra los demonios risale al 1964, quando Tomás Gutiérrez Aléa legge per la prima volta il libro omonimo di Fernando Ortiz e decide subito di trasformarlo in un film, collaborando inizialmente con lo scrittore e etnologo Miguel Barnet. L’ambizioso progetto si interrompe poco prima della realizzazione di Memorias del subdesarrollo e verrà ripreso solo in seguito, quando Aléa deciderà di coinvolgere nella sua ideazione anche il noto attore e regista teatrale Vicente Revuelta e il drammaturgo José Triana. Il regista non nasconde la frustrazione per questa gestazione sofferta, dovuta alla profonda complessità che sottende alla struttura narrativa di Una pelea cubana contra los demonios. Aléa ha sempre chiarito che non avrebbe trattato in maniera fedele gli eventi storici documentati da Fernando Ortiz nella sua opera, ma che al contrario quest’ultima aveva costituito per lui un punto di partenza. A differenza del libro di Ortiz, nel quale si sottolinea che il vero e subdolo interesse del curato è di carattere materiale, il film sceglie di evidenziare le motivazioni spirituali e il fanatismo di Padre Manuel. La prolungata gestazione del film, durata più di sei anni, coincide con un periodo particolarmente buio della storia cubana, rimasto tristemente noto a causa del Congreso Nacional de Educación y Cultura (1971), che scatena un’ondata repressiva e porta all’emarginazione di omosessuali, religiosi e altre minoranze. Intervistato nel 1975 Aléa dichiara: “Il mio obiettivo era scavare nelle nostre origini, guardare indietro e prendere coscienza di quali sono le nostre radici come paese, come popolo, come individui e anche, in un senso più profondo, le nostre radici come uomini. Un fatto accaduto in questo paese più di trecento anni fa e nel quale presero parte i demoni, il fanatismo e l’avarizia, può in un certo modo rivelarci quella che chiamiamo la ‘condizione umana’”.

Luciano Castillo

Copia proveniente da

Restaurato nel 2016 da Academy Film Archive in collaborazione con ICAIC presso il laboratorio Roundabout and Audio Mechanics a partire da un negativo originale 35mm, un negativo colonna ottico 35mm e una copia 35mm bianco e nero composite