MASKEN

Rudolf Meinert

R. e Sc.: Rudolf Meinert. F.: Günther Krampf. Scgf.: Hermann Warm. In.: Marcella Albani (Elynor), Ch. W. Kayser (il banchiere Clifford), Hans Schickler (Jankins), Jean Murat (Jonny), Betty Astor (Goldelse), Karl Ludwig Diehl (Stuart Webbs), Gertrude Berliner (Mary), Borwin Walth (il commissario Black), Gerhardt Damman (Pitt), Oskar Homolka. P.: Omnia-film GmbH. 2164m. D.: 78’. 35mm.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Uscito al Titania Palast di Berlino a marzo del 1930, Masken, o per meglio dire Stuart Webb in ‘Masken’, come più esattamente risulta il titolo del film dalla censura tedesca, è una storia avventurosa che riporta sugli schermi il personaggio di Stuart Webb, un detective solutore dei casi più intricati. Creato negli anni Dieci per l’attore Ernst Reicher, la serie “Stuart Webb” si dipanò in una lunga teoria di episodi in cui Reicher, berretto e pipa alla Sherlock Holmes, naso aquilino e magro da sembrare un albero rinsecchito, dalla prima all’ultima inquadratura non se ne stava mai un momento fermo. Le peripezie di Stuart Webb contro sette segrete, criminali d’Oriente, malefici torturatori di belle fanciulle, ladri di documenti preziosi erano tutte movimento ed aktion.

Con Masken, Rudolf Meinert riesuma dopo molti anni il personaggio affidandolo a Karl-Ludwig Diehl, attore raffinato, che vedremo spesso negli anni trenta e Quaranta come corretto partner di Olga Tschechowa o Lil Dagover, in storie passionali e (melo)drammatiche. Al suo fianco appare Marcella Albani, al secolo Aida Maranca, figlia di un oste di Trastevere, giunta a Berlino dopo che la Ambrosio di Torino, presso la quale ha interpretato una dozzina di film, ha licenziato tutto il personale e chiuso i battenti a partire dal 1º gennaio 1922. La Albani, ebbe in Germania una brillante carriera, fu attiva in Francia, Austria e Cecoslovacchia e quando si ritirò dal cinema, agli inizi del sonoro, divenne scrittrice”.

(Vittorio Martinelli)

 

Restauro realizzato con il contributo del

PROJECTO LUMIÈRE

Restauro realizzato con il contributo del Projecto Lumière (nell’ambito del Programma Media)