L’ACQUA MIRACOLOSA

Eleuterio Rodolfi

S.: Arrigo Frusta. In.: Eleuterio Rodolfi, Gigetta Morano. P.: Società Anonima Ambrosio, Torino. L.O.: 227 m. D.: 10’. 35mm.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Al dottor Rodolfi piace la moglie dell’inquilino del piano di sotto. E Gigetta non è insensibile al fascino del ginecologo sovrastante. Un giorno, il marito di Gigetta va dal dottore a chiedere consiglio su come avere figli, visto che il loro matrimonio non ha dato i frutti sperati. Ed il malizioso dottor Rodolfi suggerisce di mandare la moglie alle terme di Cavourette, dove l’acqua che sgorga da quella fonte fa miracoli. Lui stesso veglierà sugli esiti. Mentre il marito resta a casa, Gigetta rimarrà incinta. Ma sono state davvero le acque a produrre il miracolo?

Eleuterio Rodolfi (1876-1935) e Gigetta Morano (1886-1985) hanno costituito la prima coppia comica del cinema italiano, apparendo insieme in una miriade di brevi, ma spassosi, léver de rideau, di cui questa Acqua miracolosa è uno degli esempi migliori, in una chiave assolutamente diversa dalla imperante “comica finale”, in cui eccellevano i vari Cretinetti, Polidor, Kri Kri o Robinet, ma ispirandosi alla commedia brillante, più direttamente tributaria della pochade o del vaudeville di gusto francese ed in grado di sostenersi, avendo alle spalle un repertorio di autori e di testi di buon livello, anche nella dimensione del “film lungo”, come faranno qualche anno dopo.

Copia proveniente da