DAS GEHEIMNIS DES ABBE X

Wilhelm Dieterle

F.: Erich Nitzschmann, Otto Martini, Giovanni Vitrotti. Scgf.: Erns Stern, Erich Grave. In.: Marcella Albani (Marchesa Gioconda d’Alliotti), Jeanne Helbling (Bianca), W. Dieterle (Abate X), Alfred Gerasch (Conte Pietro Rigatti), Julius Brandt (castellano), Paul Biensfeldt (prete), Hermann Picha (Beppo), Raimondo van Riel (Becelli), Kenny Rive (figlio della Marchesa). P.: Charha-Film GmbH. 35mm. L.: 2004m. D.: 97’ a 20 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Das Geheimnis des Abbe X fu il secondo film diretto dall’idolo tedesco Wilhelm Dieterle e la prima produzione della Charha-Film, la compagnia da lui fondata con la moglie, attrice e sceneggiatrice, Charlotte Hagenbruch. Il restauro di Das Geheimnis des Abbe X è stato fatto a partire da una copia nitrato in bianco e nero con didascalie francesi proveniente dalla Cinémathèque Royale, un negativo safety tratto da una copia nitrato con didascalie tedesche proveniente dal Gosfilmofond, e una copia (con negativo) acetato, incompleta, in bianco e nero con didascalie in ceco proveniente dal Berlin Bundesarchiv, a sua volta copiata da una copia nitrato in bianco e nero della Cineteca di Praga. Le copie provenienti da Berlino e dalla Russia erano girate allo stesso modo; sequenze della copia di Bruxelles erano spesso girate con diversi angoli di ripresa. Le didascalie in tedesco originali sono state ricostruite utilizzando i materiali del Gosfilmofond e il carteggio della censura tedesca sui trailers, conservato dal Bundesarchiv di Coblenza”.

(Catherine A. Surowiec (a cura di), The European Film Archives at the Crossroads, Projecto Lumière, Lisbona, 1996)

“L’arte forte e maschia di Wilhelm Dieterle ed il fascino soave di Marcella Albani si intrecciano in una superba cornice di bellezze naturali per dar vita ad un dramma in cui amore e dovere, pietà e odio, purezza e crimine compongono una vicenda di alto e profondo interesse”.

(Cine-Gazzettino, 23 settembre 1929)

 

Copia proveniente da