DIE FLAMME
T. it.: La fiamma dell’amore. Sc.: Hanns Kräly, dalla pièce omonima (1920) di Hans Müller. F.: Theodor Sparkuhl, Alfred Hansen. Scgf.: Ernst Stern, Kurt Richter. Cost.: Ali Hubert. Cast: Pola Negri (Yvette), Hermann Thimig (André), Alfred Abel (Raoul), Frida Richard (Mme Vasal), Jacob Tiedtke (Borell), Max Albert (giornalista), Ferdinand von Alten (uomo di mondo), Jenny Marba (la madre di André), Hilde Worner (Louise). Prod.: Ernst Lubitsch Film GmbH; 35mm. L.: 414 m. D.: 22’ a 16 f/s. Frammento, solo atto 3 / fragment, only act 3.
Scheda Film
A livello di «generi», la lingua franca di Hollywood, forse il solo terreno in cui si realizza il sogno utopico del melting pot o dell’America come crogiolo di razze, sa fondere e trasformare le più disparate tradizioni del Vecchio Mondo […]. Come Chaplin, Stroheim e tanti altri, Lubitsch fa presto a imparare questa lingua franca, questo esperanto dell’immaginario collettivo e dello spettacolo industrializzato; anzi, in un certo senso, è il più pronto al camouflage. Lo si vede nel suo primo film hollywoodiano, Rosita […], ma lo si vede già nell’ultimo film che Lubitsch realizza, con Pola Negri, a Berlino: Die flamme per cui ha già un parziale finanziamento della Paramount. Questa storia, insolitamente cupa, di una mondana che conosce troppo tardi il vero amore, è girata in Germania ma ambientata in una Parigi fine Ottocento, tutta luci a gas e tavolini da caffè, vagamente alla Cézanne.
Guido Fink, Ernst Lubitsch, Firenze, La Nuova Italia, 1977