LEDOLOM
T. ing.: The Ice Breaks; T. alt.: Anka; Sog.: dall’omonimo romanzo di Kuzma Jakovlevicˇ Gorbunov; Scen.: S. Evlachov, O. Melegi; F.: M. Koltel’nikov, Mikhail Kirillov; Scgf.: Valen- tina Sˇmeleva; Int.: V. Marinicˇ (Anka), A. Zˇukov (Okulov, il presidente del soviet del villaggio), A. Martynov (Semjon, il fidanzato di Anka), S. Prinjasˇnikov (Tarkanov); Prod.: Mezˇrabpomfil’m 35mm L.: 1786 m. D.: 65’ a 24 f/s. Bn.
Scheda Film
Ma non si deve pensare che il coinvolgimento politico di Barnet sia puramente formale. Il suo ultimo film muto, Ledolom, descrive un periodo politicamente intenso. Colpito profondamente da La terra, Barnet si impegnò in una strana rielaborazione del film di Dovzˇ enko, basata su una situazione identica in cui un villaggio è terrorizzato dai kulaki, e dove ogni inquadratura, ogni azione e ogni taglio è pensato appositamente per esprimere la tensione del conflitto di classe. Ledolom è sicuramente l’unico dei suoi film dove la forma diventa tanto autonoma da assumere un significato proprio. In breve, questo è un vero e proprio film formalista, il che potrebbe sembrare naturale per Barnet, ma in realtà gli era alieno.
Bernard Eisenschitz, A Fickle Man, or Portrait of Boris Barnet as a Soviet Director, in Richard Taylor, Ian Christie (a cura di), Inside the Film Factory. New Approaches to Russian and Soviet Cinema, Routledge, 1991