OMAGGIO A MARCEL PAGNOL

Il restauro dei film di Marcel Pagnol è stato reso possibile dalla collaborazione con la Compagnie Méditerranéenne de Films, che detiene i diritti dei lavori del regista, e con Vision Globale, la più importante società del Quebec nel settore del restauro, che ha sviluppato il software GeneSys. Per il restauro sono stati utilizzati interpositivi stampati sotto liquido dai negativi originali su supporto nitrato, a cui è seguita una scansione a 2K. Grazie a questa metodologia di restauro si cerca di ricreare quella che può essere stata l’esperienza dello spettatore alla prima visione, pur senza avere a disposizione la fonte “originale”. Dopo numerosi test sull’intermediato digitale e sui parametri per lo sviluppo in bianco e nero, Vision Globale ha raggiunto uno standard di contrasto e densità fotografiche approvate da Nicolas Pagnol, promotore del progetto e profondo conoscitore del lavoro del nonno. Anche il suono è stato restaurato con tecnologie digitali. Le Schpountz, del 1938, è il film che ha ovviamente presentato maggiori problemi: oltre alla qualità scarsa dell’audio registrato – Marcel Pagnol, grande sostenitore del cinema parlato, girò molte scene in esterni quando ancora la tecnologia di ripresa sonora era agli albori – alcune sequenze avevano subito un notevole deterioramento fisico.