Lun
23/06
Piazza Maggiore > 21:45
ONE FLEW OVER THE CUCKOO’S NEST
Cassie Blake e Paul Zaentz
Serata promossa da OPIFICIO NEIRAMI
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
ONE FLEW OVER THE CUCKOO’S NEST
Scheda Film
Con L’ultima corvé (1973) Jack Nicholson aveva ormai mostrato cosa fosse in grado di fare una star della controcultura nel Nuovo cinema americano. One Flew Over the Cuckoo’s Nest di Miloš Forman rappresentava una versione incellofanata di queste intuizioni. Ma resta un film straordinario. In un paese nordico affetto da follia latente divenne il film più visto degli anni Settanta. Si tratta di un’opera autenticamente ribelle che infrange i confini tra commedia e tragedia. L’interpretazione anarchica di Nicholson nel ruolo del protagonista è inseparabile dal fantastico cast corale. One Flew Over the Cuckoo’s Nest è uno dei tre film fondamentali di Nicholson in questa fase, un interessante ciclo a sé stante in cui l’attore fu diretto da un polacco (Polański), un italiano (Antonioni) e un ceco (Forman). Il più famoso dei tre è il film di Forman, tratto da un romanzo di Ken Kesey. Forman e la sua star condividevano l’interesse per le cerimonie, i crolli psichici, i sistemi di coercizione e gli atti di disobbedienza civile – cos’altro è One Flew Over the Cuckoo’s Nest se non la visione di un paese come un gigantesco manicomio? L’apostolo della liberta Randle P. McMurphy (Nicholson) è quantomeno più sano del sistema. Per questo va annientato, altrimenti il sistema non sarebbe degno della propria reputazione. Le osservazioni del regista e dell’attore sul contrasto – o sul labile confine – tra sanità e follia non sono mai banali. Ne ricadono nel registro puramente cupo privilegiato dai film ambientati in ospedali psichiatrici. Nicholson da sempre il meglio come attore quando viene contrapposto a un personaggio ‘normale’ forte, in questo caso l’infermiera Ratched (Louise Fletcher), suprema nella sua inespressività, capace di affrontare le situazioni più sconvolgenti senza nemmeno riconoscere l’esistenza dell’individuo (o la sua dignità).
Peter von Bagh, Tähtien kirja [The Book of the Stars], Otava, Helsinki 2006. Curato in inglese da Antti Alanen.
Cast and Credits
Sog.: dal romanzo omonimo (1962) di Ken Kesey e dall’opera teatrale (1963) di Dale Wasserman. Scen.: Lawrence Hauben, Bo Goldman. F.: Haskell Wexler. M.: Lynzee Klingman, Sheldon Kahn. Scgf.: Paul Sylbert. Mus.: Jack Nitzsche. Int.: Jack Nicholson (Randle P. McMurphy), Louise Fletcher (Mildred Ratched), Will Sampson (‘Capo’ Bromden), William Redfield (Harding), Brad Dourif (Billy Bibbit), Sydney Lassick (Cheswick), Christopher Lloyd (Max Taber), Danny DeVito (Martini). Prod.: Saul Zaentz, Michael Douglas per Fantasy Films DCP. D.: 133’. Col
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