Mar
24/06
Cinema Europa > 20:00
NON SI SEVIZIA UN PAPERINO
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NON SI SEVIZIA UN PAPERINO
Scheda Film
Si tratta di uno dei rarissimi casi in cui Lucio Fulci è stato ammesso (pur senza squilli di tromba) nel perimetro del cinema legittimato dalla critica istituzionale. L’eccezionale titolo permette al regista di giocare sui riferimenti animaleschi dei titoli di Dario Argento – già imitatissimo – per immaginare un accostamento a dir poco macabro: la tortura omicida e l’innocenza di un personaggio dell’infanzia. Si tratta di un vero e proprio programma narrativo ed estetico. Gli elementi dell’horror, infatti, vengono sottoposti a un processo di spaesamento: la luce accecante del Meridione (la Lucania) al posto del buio gotico o del nero metropolitano; i riferimenti al folklore prima ancora che si parlasse di folk horror; la presenza di un’Italia ancestrale, irrazionale, tarantolata come vero motore della paura. La storia ruota intorno a orribili omicidi di ragazzini in un paesino del Sud. La donna sospettata dei mostruosi atti è una fattucchiera locale, bersaglio facile e immediato, ma la verità è assai più sconvolgente di quel che si pensa. Magia e religiosità sembrano indistinguibili e Fulci non abdica al raccapriccio che gli viene richiesto, una costante della sua filmografia inimitabile: il linciaggio di Florinda Bolkan sulle note di Ornella Vanoni è da tempo nei manuali dell’horror (non solo all’italiana), e tutto il clima di furia repressa e brutalità contro gli innocenti lascia il segno, specie perché questo rimosso si trincera dietro un’omertà da paesani gretti e timorosi del Diavolo. Proprio il contesto pessimista intorno a questa Italia dalle credenze irriducibili fece arrabbiare la critica cattolica da una parte e la censura dall’altra, costando a Non si sevizia un paperino tagli poi negli anni faticosamente ripristinati. Non mancano sfumature erotiche, assolte da Barbara Bouchet, personaggio di ragazza disinibita e conturbante che è quasi una maschera fissa del cinema exploitation all’italiana.
Roy Menarini
Cast and Credits
Sog.: Lucio Fulci, Roberto Gianviti. Scen.: Lucio Fulci, Roberto Gianviti, Gianfranco Clerici. F.: Sergio D’Offizi. M.: Ornella Micheli. Scgf.: Pier Luigi Basile. Mus.: Riz Ortolani. Int.: Florinda Bolkan (Maciara), Barbara Bouchet (Patrizia), Tomas Milian (Andrea Martelli), Irene Papas (Aurelia Avallone), Marc Porel (don Alberto Avallone), Georges Wilson (zio Francesco), Antonello Campodifiori (tenente dei carabinieri), Ugo D’Alessio (maresciallo Modesti). Prod.: Edmondo Amati per Medusa Distribuzione DCP. D.: 105’. Col
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