Gio

29/06

Cinema Jolly > 14:00

Les Femmes palestiniennes / LAYLA WA ZI’AB

Introduce

Heiny Srour

Info sulla
Proiezione

Giovedì 29/06/2023
14:00

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

LES FEMMES PALESTINIENNES

Scheda Film

Ho iniziato come reporter di guerra, poi sono diventata regista. Ciò che mi ha arricchito di più sono stati i miei viaggi in Medio Oriente. Questa esperienza mi ha permesso di imparare a comprendere meglio le situazioni con le quali mi confrontavo. In seguito, ho potuto essere indipendente, fare ciò che volevo, trovare il mio stile e la mia voce, che ho difeso il più possibile quando non dovevo guadagnarmi da vivere. Sono stata spesso in situazioni di pericolo, ma ho sempre cercato di rimanere coerente e pronta a lottare per difendere ciò in cui credevo, per mostrare analizzare questo Medio Oriente in costante cambiamento, che mi affascinava. […] Nel 1973, ho realizzato Les Femmes palestiniennes per l’emittente francese Antenne 2. Volevo mostrare delle immagini di queste donne, combattenti palestinesi in Siria, che all’epoca erano molto rare. Era poco prima della visita di Sadat in Israele e la situazione era molto tesa. Mentre montavo il film ad Antenne 2, Paul Nahon, allora capo del servizio estero, mi afferrò per il colletto e mi tirò fuori dalla sala di montaggio. Les Femmes palestiniennes rimase sul tavolo e non fu mai trasmesso in televisione.

Jocelyne Saab, intervista realizzata da Nicole Brenez il 20 dicembre 2015

Cast and Credits

Scen.: Jocelyne Saab. F.: Hassan Naamani. M.: Philippe Gosselet. Prod.: Jocelyne Saab. DCP. D.: 16’. Col.

LAYLA WA ZI’AB

Scheda Film

Intrecciando memoria, mito e materiali d’archivio, Layla wa zi’ab segna uno dei punti d’intersezione più significativi tra il cinema militante e anticoloniale dei pionieri del Tercer Cine e la storiografia femminista. Rimosso e dimenticato, il ruolo delle donne arabe nella storia politica del Medio Oriente, è qui illuminato per la prima volta e posto al centro del discorso. Il progetto è tanto più ambizioso in quanto Heiny Srour non si limita a esaminare una precisa epoca storica ma fotografa sessant’anni di conflitti. Utilizzando l’espediente narrativo della struttura ‘a mosaico’ tipica del racconto orientale, Leila viaggia nel tempo: dalla Palestina del Mandato Britannico fino all’invasione israeliana del Libano nel 1982, attraversando le insurrezioni degli anni Venti, la rivoluzione del 1936-1939 – durante la quale le donne organizzarono un matrimonio per trasportare armi – e il massacro del villaggio palestinese di Deir-Yassin…
“Ho scritto la sceneggiatura in tre settimane, in una sorta di trance… Tahar Cheriaa mi chiamò sgridandomi: ‘Sono dieci anni che non fai un film! C’è un concorso bandito dall’Agenzia per la Cooperazione Culturale e Tecnica (ACCT) e non hai mandato nulla!’. Tahar Cheriaa aveva avuto un ruolo centrale nella realizzazione di L’ora della liberazione è arrivata, e adorava il mio film. Volevo assolutamente inviargli una storia degna di lui, padre di tutti noi giovani cineasti arabi e africani dell’era Tricontinentale. Rileggendola, ho pensato che mi avrebbero preso per pazza, anche perché di solito erano i film neorealisti a vincere. Il mio era invece un film di rottura nel contenuto e nella forma.”
Riconosciuto dalla critica per l’originalità e il talento della sua regista, Layla wa zi’ab fu distribuito ovunque nel mondo ma censurato nella maggior parte dei paesi arabi. Grazie a questo restauro riscopriamo un’opera di grande complessità, che anche nei momenti più imperfetti, non si esaurisce nel suo, pur fondamentale, appello femminista.

Cecilia Cenciarelli

Cast and Credits

Scen.: Heiny Srour, Ahmed Beydoun. F.: Curtis Clark, Charlet Recors. M.: Eva Houdova. Scgf.: No’man Al Joud, Ahmed Maalla, Heiny Srour. Mus.: Zaki Nassif, Munir Bechir. Int.: Nabila Zeitouni (nei vari ruoli di Leila), Rafik Ali Ahmad, Raja Nehme, Emilia Fowad, Ferial Abillamah, Zafila Cattan, Wissal El Sayyed, Yolande Asmar, Toufic Mrad, Antoniette Negib, Mona Ramadan, Hayat Lozi, Majwa Mehdi. Prod.: Leila Films, BFI. DCP. D.: 90’. Col.

Foto © Heiny Srour