Mer

25/06

Cinema Arlecchino > 21:30

DIVA

Jean-Jacques Beineix
Introduce

Emiliano Morreale

Info sulla
Proiezione

Mercoledì 25/06/2025
21:30

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

Prenota

DIVA

Scheda Film

Diva è il primo lungometraggio di Jean-Jacques Beineix […]. La prima cosa che colpisce è la sua contemporaneità – uno stile visivo iperrealista e post-punk – che sembra quasi trascurare le tradizioni dell’umanesimo e del cinema di genere, in particolare del polar, nel quale il film affonda le radici. […] La modernità dello stile di Beineix non va sottovalutata. Scenografie pop art, location insolite, colori selettivi e composizioni eccentriche sono impiegati senza esitazione per creare un mondo fantastico che dista solo un passo dal realismo del film poliziesco, già di per sé una stilizzazione del thriller pulp. La trama, che si snoda tra colpi di scena e repentini cambi di direzione a partire da un’iniziale confusione tra due, e poi tre, registrazioni audio per cui vari farabutti sarebbero pronti a uccidere, traspone ingegnosamente un romanzo di Delacorta richiamando l’attenzione sull’importanza del suo no. Il film si apre con un’aria d’opera piena e avvolgente che scorre durante i titoli di testa e si interrompe bruscamente quando il giovane postino Jules spegne il mangianastri del suo motorino. In seguito, l’interazione tra musica classica, musica tradizionale francese e rock contemporaneo genera ulteriori tensioni. Beineix utilizza anche con grande accortezza i silenzi, inserendoli strategicamente tra scene dialogate e sequenze concitate di inseguimenti e sgommate. Il tessuto visivo è però ancora più ricco della colonna sonora, poiché Beineix ha coraggiosamente tentato di integrare due ambienti: la Parigi cinematograficamente familiare di Place de la Concorde e delle Tuileries è una Parigi nuova, più volgare, fatta di parcheggi, magazzini abbandonati e sale giochi. […] Beineix riconosce nell’opera lirica un’influenza cruciale per il suo lavoro: preferisce l’azione enfatica e dimostrativa e gli ambienti stilizzati dell’opera al realismo cinematografico convenzionale. […] Nell’uso della musica classica in ambientazioni moderniste Beineix è stato paragonato al giovane Godard. Il confronto più pertinente è con Fino all’ultimo respiro. Entrambi i film manifestano il loro amore per il cinema hollywoodiano e il mito americano attraverso una trama da gangster movie e la relazione tra un francese e un’americana, ed entrambi rappresentano una netta rottura con le convenzioni irrigidite del cinema nazionale da cui emergono. Questo paragone segnala Diva come un debutto promettente, firmato da un talento originale e stimolante.

Martyn Auty, “Sight and Sound”, n. 4, autunno 1982

Cast and Credits

Sog.: dal romanzo omonimo (1979) di Delacorta [Daniel Odier]. Scen.: Jean- Jacques Beineix, Jean Van Hamme. F.: Philippe Rousselot. M.: Marie-Josèphe Yoyotte, Monique Prim. Scgf.: Hilton McConnico. Mus.: Vladimir Cosma. Int.: Frédéric Andréi (Jules), Roland Bertin (Simon Weinstadt), Richard Bohringer (Serge Gorodish), Gérard Darmon (l’antillese), Chantal Deruaz (Nadia Kalanski), Jacques Fabbri (Jean Saporta), Patrick Floersheim (Zatopek), Thuy An Luu (Alba). Prod.: Irène Silberman, Serge Silberman per Les Films Galaxie, Greenwich Film Productions. DCP. D.: 118’. Col.