Ven

28/06

Auditorium DAMSLab > 19:00

DIE GEBRÜDER SKLADANOWSKY

Wim Wenders

Info sulla
Proiezione

Venerdì 28/06/2024
19:00

Sottotitoli

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DIE GEBRÜDER SKLADANOWSKY

Scheda Film

In questo piccolo film di cinema si parla a più livelli. Non solo perché si raccontano, con dovizia documentaristica, le origini del cinema tedesco e i suoi pionieri, ma anche per le contingenze strettamente produttive del film: esso, infatti, è la somma di tre corti di diversa ispirazione che Wenders gira insieme agli studenti della Scuola superiore di cinema e televisione di Monaco, dove aveva studiato tra il 1967 e il 1970. […] Libero dal peso ingombrante delle preoccupazioni etiche e filosofiche di opere maggiori, già pronto a imbarcarsi nell’esperienza di Lisbon Story, Wenders sperimenta, con i ragazzi pieni di voglia di fare e di scoprire il mestiere del cineasta, e si imbarca in un’avventura triennale che lo porta prima di tutto a riscoprire il piacere del lasciarsi andare alla pura affabulazione e la gioia di poter rilanciare un messaggio d’amore per il cinema… Ancora una volta il momento della rigenerazione passa attraverso lo sguardo dei bambini visto che il cinematografo nasce in Germania, secondo la leggenda immortalata da Wenders, per il capriccio di una bambina che non sopporta il pensiero che lo zio stia partendo e chiede di poterne rivedere l’immagine a grandezza naturale e in movimento. Il cinema nasce, allora, come un vero e proprio atto amoroso. […]
Nel ricreare la storia della nascita del cinema tedesco, infatti, Wenders mischia con grande scioltezza brani di una lunga intervista a Lucie HürtgenSkladanowsky (quindi il Vero) con una lunga e complessa ricostruzione (il Falso) della storia della genesi del Bioskop (l’apparecchio mediante il quale i fratelli Skladanowsky erano in grado di riprendere l’immagine in movimento) e del programma di nove corti (circa quindici minuti) presentato pubblicamente al Wintergarten di Berlino il 1° novembre 1885, prima dunque della proiezione dei Lumière a Parigi. Il gioco paradossale della contaminazione tra Realtà e Finzione si tocca proprio nel momento in cui, durante l’intervista a Lucie, la bambina protagonista del segmento puramente funzionale del film, comincia ad aggirarsi sul set dell’intervista, curiosando tra le foto e guardando, curiosamente, l’anziana vecchietta che rievoca con nostalgia il passato. Il corto circuito  tra Realtà e Finzione non potrebbe essere più grande.

Giovanni Spagnoletti, Lontano o vicino, in Wim Wenders, a cura di Stefano Francia di Celle, Torino Film Festival/Il Castoro, Torino-Milano 2007

Die Gebrüder Skladanowsky è un film sulle origini del cinema e sui suoi inventori tedeschi: i fratelli Skladanowsky di Berlino. Wim Wenders e un gruppo di allievi della Scuola di cinema di Monaco lo girarono nel 1995 in occasione del centenario del cinema, utilizzando mezzi stilistici del cinema muto come una cinepresa a manovella degli anni Venti che realizzava 16 fotogrammi al secondo.
Anche la colonna sonora del compositore francese Laurent Petitgand rende omaggio al cinema muto. L’anteprima mondiale della versione restaurata, che si terrà a Bologna, creerà un’esperienza di visione e d’ascolto speciale: Laurent Petitgand, che ha composto la musica per Mykkätrilogia (Silent Trilogy)  dieci film di Wenders, tra cui Tokyo-Ga, Così lontano così vicino e Il sale della terra, accompagnerà dal vivo la proiezione al cinema Modernissimo con pianoforte elettrico, sassofono, armonica e chitarra.

Cast and Credits

Sog.: Wim Wenders con gli studenti della Schule für Fernsehen und Film. F.: Jürgen Jürges. M.: Peter Przygodda. Scgf.: Michael Willadt, Andreas H. Schroll. Mus.: Michael Willadt, Andreas H. Schroll. Int.: Nadine Büttner (Gertrud Skladanowsky), Udo  Kier (Max Skladanowsky), Otto Kuhnle (Emil Skladanowsky), Christoph Merg (Eugen Skladanowsky), Lucie HürtgenSkladanowsky (se stessa), Wim Wenders (se stesso/il carbonaio/il lattaio), Jürgen Jürges, German Kral, Barbara Rohm, Florian Gallenberger (se stessi). DCP.  D.: 80’. Bn e Col.