Gio

27/06

Auditorium DAMSLab > 17:45

CELLULOID UNDERGROUND

Ehsan Khoshbakht

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Proiezione

Giovedì 27/06/2024
17:45

Sottotitoli

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Modalità di ingresso

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CELLULOID UNDERGROUND

Scheda Film

Impregnato di una dolorosa nostalgia mai auto-indulgente, sommessamente poetico e a tratti ironico, Celluloid Underground è il racconto in parallelo di diverse storie, narrate dall’inconfondibile timbro di voce di Ehsan Khoshbakht. Il suo rito iniziatico alla cinefilia si svolge nei primi anni dell’Iran post-rivoluzionario, mentre il regime divora il sogno utopico dei suoi stessi figli. Ehsan ha cinque anni quando varca per la prima volta il buio di una sala cinematografica. La visione di Anthony Quinn nel Barabba di Richard Fleischer lo travolge e lo stordisce, imprimendosi sinesteticamente con “l’odore di semi di zucca giapponesi, di benzina, di panini al prosciutto con sottaceti, di coca cola e di sigarette senza filtro”. Il possesso, da lì a breve, di un singolo fotogramma è sufficiente a spalancargli infinite possibilità d’immaginazione e desiderio.
Rito intimo e solitario, la cinefilia chiede di essere condivisa, propagata, discussa, ed eccolo, universitario, alle prese con il suo cineclub (sorvegliato dal regime), di cui riprende gli incontri. Si alternano alle immagini delle proteste in piazza a Teheran: reclamare la propria libertà di pensiero come si rivendica il diritto ai film di Bresson o Antonioni. L’incontro con Ahmed Jorghanian, fantomatico e leggendario collezionista clandestino, e l’accesso ai suoi seminterrati illuminati al neon, odoranti di aceto e straripanti di film e manifesti cambia per sempre la vita di Ehsan: “eccolo, il MacGuffin della mia vita” – commenta mostrandoci una foto dell’uomo – “possedeva un secolo di memoria cinematografica iraniana, ma si sa la memoria va cancellata”.
Celluloide, gelatina, argento, film incendiati, distrutti con l’accetta, emulsioni sciolte: la matericità del cinema è solo uno dei leitmotiv di Celluloid Underground. Come lo è la presenza di Hitchcock – sorta di nume tutelare dell’intrigo – e di Mohammad Ali Fardin, uno dei miti assoluti del cinema pre-rivoluzionario, sconfessato nottetempo dal regime. La magnifica colonna sonora jazz del compositore tedesco Ekkehard Wölk e il montaggio di Niyaz Saghari e Abolfazl Talooni ci fanno spesso dimenticare che Celluloid Underground non è un film di finzione. Cosa che, in fondo, avremmo preferito.

Cecilia Cenciarelli

Cast and Credits

F.: Garance Javelle, Majed Neisi, Ehsan Khoshbakht. M.: Niyaz Saghari, Abolfazl Talooni. Mus.: Ekkehard Wölk. Int.: Ahmad Jorghanian, Ehsan Khoshbakht (se stessi). Prod.: Mary Bell, Adam Dawtrey per Bofa Productions Limited. DCP. D.: 80’. Bn e Col.