Ven
01/07
Cinema Arlecchino > 11:00
A COUNTESS FROM HONG KONG
Precede un homemovie che mostra Charles Chaplin, Sophia Loren e Marlon Brando sul set del film (5′)
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A COUNTESS FROM HONG KONG
Scheda Film
Chaplin è chiaramente l’angelo custode del nostro festival. Quest’anno presentiamo il suo ultimo film, A Countess from Hong Kong, opera molto criticata anche se, almeno a nostro parere, si tratta di un capolavoro.
Peter von Bagh
Il transatlantico di lusso su cui viaggia un ricco diplomatico americano fa scalo a Hong Kong, dove un vecchio amico del padre presenta all’ambasciatore alcune prostitute russe. Una di queste decide di approfittare dell’occasione per fuggire in America, e il resto del film segue le schermaglie della strana coppia attraverso il Pacifico. L’interpretazione di Brando nel ruolo del formale e pomposo Ogden Mears è passata alla storia come una delle sue meno felici, essendo improntata quasi esclusivamente alla negatività: Mears deve vedersela con la cocciuta clandestina, con il disappunto per la nuova assegnazione e con un matrimonio a pezzi che lo attende a casa. Quasi interamente ambientata in una suite, l’azione ricorda da vicino una farsa con tanto di affannoso nascondersi ogni volta che si sente bussare alla porta. Coreografati da un maestro del genere, Brando e Sophia Loren si mostrano all’altezza dell’esigente disciplina, anche se l’attrice in seguito rivelò che Brando era tanto intimidito dalla regia esuberante di Chaplin da perdere la già esile voce.
L’ultimo film di Chaplin è passato alla storia come un fiasco, al pari del contemporaneo Playtime di Tati e di gran parte delle ultime opere di registi sperimentati quali Lean, Powell e Cukor. Ma forse, come ha recentemente osservato Donna Kornhaber, è finalmente giunto il momento di tentare una rivalutazione radicale. Lo stesso Chaplin fu sorpreso dall’accoglienza negativa, convinto com’era di aver ottenuto esattamente ciò che si era proposto con quel suo primo e unico film a colori e su schermo panoramico. Abbandonando il sentimentalismo e il melodramma dei suoi altri film sonori, ritornò a una sceneggiatura la cui prima stesura risaliva al 1936 per raffigurare quelli che di fatto sono due personaggi disperati affiancati da cinici attendenti. La Loren ammanta del consueto fascino la disperazione della fuggiasca, mentre l’impegno con cui Brando tenta di conservare la dignità che compete al suo ruolo è costantemente minato dal vuoto interiore del personaggio e dalle gag imposte dal suo progressivo coinvolgimento sentimentale.
Ian Christie
Cast and Credits
Sog., Scen., Mus.: Charles Chaplin. F.: Arthur Ibbetson. M.: Gordon Hales. Scgf.: Robert Cartwright, Vernon Dixon. Int.: Marlon Brando (Ogden Mears), Sophia Loren (Natascia Alexandroff), Sydney Chaplin (Harvey Crothers), Tippi Hedren (Martha Mears), Patrick Cargill (Hudson), Margaret Rutherford (Miss Gaulswallow), Michael Medwin (John Felix), Oliver Johnston (Clark), John Paul (capitano). Prod.: Jerome Epstein per Universal. 35mm. D.: 122’. Col.
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