Flash, pugni, gong e 78 giri
Anche dal punto di vista del sonoro Toro scatenato presenta senza dubbio elementi innovativi: uno stravolgimento espressionista dei rumori e del silenzio che diventano potenti mezzi espressivi al servizio del significato del film. Un montaggio del sonoro che, a ritmo di pugni, gong e applausi, si accorda perfettamente con i toni cupi e claustrofobici della vicenda professionale e umana del pugile.
“Il lavoro sul sonoro di Toro Scatenato fu molto difficile perché ogni colpo, ogni scatto di macchina fotografica, ogni rumore di flash era diverso dall’altro. Gli effetti sonori vennero curati da Frank Warner. Aveva usato, tra gli altri, i rumori di colpi di fucile e di angurie che si rompevano, ma non ci disse mai come aveva realizzato gran parte degli effetti; arrivò al punto da distruggere i nastri degli effetti al termine della realizzazione del film.”
A questo si aggiunge l’uso altrettanto originale dei brani di musica leggera o meglio, dei frammenti inseriti nel film per sottolinearne alcuni momenti significativi.
“La musica leggera ha un potenziale tanto grande da riuscire a infondere nel film una forza e un dinamismo che altrimenti mancherebbero” dice Scorsese, contrario ad un utilizzo della musica volto solo alla collocazione storica degli eventi narrati o al conferimento di un tono generale alla scena filmata.
“Per Toro Scatenato il mio approccio è stato molto diverso. Ci ho messo la musica della mia prima infanzia, quella dei dischi a 78 giri di mio padre. Abbiamo ripescato brani di quel periodo ma non con lo scopo di puntualizzare che l’azione si svolge negli anni Quaranta. La musica, infatti, si intona perfettamente alla collera, alla gelosia, alle tendenze autodistruttive di Jake.“
pp