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27/08

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THE GLASS KEY

Frank Tuttle

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Giovedì 27/08/2020
09:30

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THE GLASS KEY

Scheda Film

Tratto da un celebre romanzo di Dashiell Hammett, The Glass Key s’incentra sul rapporto tra un uomo d’affari corrotto, i cui piani per le imminenti elezioni vengono mandati all’aria da un omicidio, e il suo leale braccio destro. Il romanzo fu inizialmente pubblicato a puntate sulla rivista “Black Mask” nel 1930. La Paramount acquistò i diritti per venticinquemila dollari ancor prima dell’uscita in volume nel 1931. Per il ruolo del protagonista fu annunciato Gary Cooper ma il film fu girato solo nel 1935, forse per timore di un fiasco (il ciclo poliziesco dei primi anni Trenta stava rapidamente passando di moda). La versione di Tuttle era comunque molto diversa, e rappresentava la psicologia dei personaggi in maniera più complessa. Ed Beaumont (George Raft in uno dei suoi ruoli migliori), elegante giocatore d’azzardo con un debole per il whisky, protegge l’uomo d’affari Paul Madvig dalle gang rivali ed è abbastanza sveglio da suggerirgli persino cosa indossare. Madvig sostiene un senatore locale nella corsa per la carica di governatore e intende sposarne la figlia; nel frattempo la figlia di Madvig, Opal, ha una relazione con il figlio tormentato del senatore (Ray Milland). Ed conserva il suo sangue freddo tentando di conciliare questi interessi contrastanti, che i rivali non esiterebbero a sfruttare. Quando il figlio del senatore viene ucciso, la gang avversaria mobilita i propri giornali per accusare Madvig del crimine. Il film conserva un tono misurato nonostante due o tre scene davvero notevoli caratterizzate da una buona dose d’azione e girate con uno stile fedele all’approccio scarno e descrittivo di Hammett (compresa quella in cui Ed, brutalmente percosso, fugge dal luogo in cui è tenuto prigioniero). Sembra suggerire che ‘nessuno è abbastanza duro’ (tematica sulla quale Tuttle ritornerà in altri film) ma anche che ‘nessuno è abbastanza innocente’. È essenzialmente un film sulla lealtà, ma il regista, seppur sinceramente interessato a questo tema, non si mostrerà all’altezza dei propri ideali: farà il nome dei colleghi comunisti di fronte alla Commissione McCarthy, gesto che evidentemente non si perdonerà mai. Con le elezioni presidenziali americane alle porte e la controversia sull’ingerenza russa ancora nell’aria, questo crime drama rapido e incalzante su corruzione politica e legami familiari non solo rispecchia problematiche attuali ma prefigura almeno un altro film di Tuttle, Hell on Frisco Bay.

Ehsan Khoshbakht

 

La recensione su Cinefilia Ritrovata

Cast and Credits

Sog.: dal romanzo omonimo (1931) di Dashiell Hammett. Scen.: Kathryn Scola, Kubec Glasmon. F.: Henry
Sharp. M.: Hugh Bennett. Scgf.: Hans Dreier, Earl Hedrick. Int.: George Raft (Ed Beaumont), Edward Arnold (Paul Madvig), Claire Dodd (Janet Henry), Rosalind Keith (Opal Madvig), Charles Richman (senatore John Henry), Robert Gleckler (Shad O’Rory), Guinn ‘Big Boy’ Williams (Jeff), Tammany Young (Clarkie), Ray Milland (Taylor Henry), Ann Sheridan (infermiera). Prod.: E. Lloyd Sheldon per Paramount Pictures. 35mm