Study of a River si compone di ventisette inquadrature del paesaggio invernale del fiume Hudson che spaziano tra campi lunghissimi e primissimi piani. In questo film Hutton rende omaggio ai pittori ottocenteschi della Hudson River School, le cui opere tipicamente ritraevano la vallata del fiume. È uno dei cinque film di Hutton dedicati a quest’area. Il regista intraprende un’indagine cinematografica sul rapporto tra natura e tecnologia, accostando immagini realistiche girate da un’imbarcazione a inquadrature che sfiorano l’astrazione, come nel caso dello scintillio dell’acqua. Qui Hutton utilizza in maniera efficacissima le potenzialità contemplative del cinema offrendo allo spettatore una profonda esperienza meditativa. Study of a River è una poesia visiva e, tredici anni dopo la sua realizzazione, fu incluso nel National Film Registry della Library of Congress. Hutton ebbe a dire con la solita modestia: “È come essere poeti. Non si godrà mai della notorietà di un romanziere, ma la cosa può riservare sorprese interessanti”.

Karl Wratschko

“Ebbene io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”. La citazione dal Vangelo secondo Luca viene letta ad alta voce da uno dei personaggi di Tam na horách e si manifesterà nei destini dei due protagonisti di questa storia: una ragazza madre di un paesino di montagna che diventa una grande cantante d’opera, nonché l’idolo dei salotti cittadini, e il suo seduttore, un pittore di successo. Il destino dei due amanti offre una duplice prospettiva. Uno degli slogan pubblicitari di Tam na horách era “Il primo film ceco di produzione internazionale”, e ciò contribuì ad alimentare le aspettative del pubblico. Non solo la campagna promozionale fu insolitamente vasta, ma si trattava del primo lungometraggio della neonata società di produzione AB. Con i suoi mezzi finanziari e il suo livello tecnico, AB era destinata a svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo dell’industria cinematografica ceca. Per quasi cinque anni ebbe il monopolio della produzione di film, determinando la direzione del cinema nazionale. Per questa sua ambiziosa prima produzione AB reclutò il regista Sidney M. Goldin (1878-1937), che aveva lasciato gli Stati Uniti nel 1919 per girare a Londra. Julietta Romona, l’attrice che interpreta la protagonista Maruska, fu definita su alcuni manifesti “l’ospite londinese di AB”. Per Goldin, che era anche autore della sceneggiatura, Tam na horách era destinato a restare l’unico film realizzato in Cecoslovacchia. Tuttavia la sua regia fornì un importante modello di riferimento al cinema del paese, che prima di allora aveva avuto un’impronta piuttosto teatrale. Lo stile di Goldin fu elogiato dalla critica per la capacità di creare immagini d’effetto, situazioni drammatiche avvincenti e una trama chiara e concisa. Si sottolineò l’ottima direzione degli attori, che li stimolò a offrire interpretazioni schiettamente cinematografiche. Il cast di Tam na horách comprende le future star Karel Lamač (che interpreta Jaromír Hanus, il pittore) e Anny Ondráková (nel ruolo della sorella di Maruska, Jarmila). Nel dicembre del 1920 Goldin si trasferì a Vienna. Nel 1922 realizzò due film in Austria con Ondráková e Lamač: Hutet eure Töchter e Führe uns nicht in Versuchung.

Vaclav Kofroň