Mer

28/06

Cinema Lumière - Sala Scorsese > 16:30

LUDWIG II. – GLANZ UND ENDE EINES KÖNIGS

Helmut Käutner
Introduce

Miguel Marías

Info sulla
Proiezione

Mercoledì 28/06/2017
16:30

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

LUDWIG II. – GLANZ UND ENDE EINES KÖNIGS

Scheda Film

Ludovico II, re di Baviera, è un soggetto su cui il cinema tedesco è tornato ripetutamente: a ciascun periodo il suo Ludovico. Il primo lungometraggio sul Märchenkönig (il re delle fiabe) fu il maestoso Das Schweigen am Starnbergersee (1920) di Rolf Raffé, seguito dal film pesantemente censurato di Wilhelm Dieterle Ludwig der Zweite, König von Bayern (1929); i nazisti preferirono evitare un soggetto così spinoso… L’opera di Käutner Ludwig II. – Glanz und Ende eines Königs è forse la versione più ambiziosa, complessa e artisticamente compiuta di questa storia fino a oggi; perché Ludwig – Requiem für einen jungfräulichen König (Ludwig – Requiem per un re vergine, 1972) di Hans-Jürgen Syberberg e Ludwig 1881 (1993) di Fosco e Donatello Dubini cercarono sì di superare i limiti formali in senso modernista, ma non ebbero niente da aggiungere al soggetto in sé. Anzi, se osserviamo attentamente Ludwig II. – Glanz und Ende eines Königs vi ritroviamo già alcune delle soluzioni estetiche per cui fu celebrato il film di Syberberg: verso la fine, quando il re diventa sempre più delirante e paranoico, anche Käutner lavora con immagini proiettate sullo sfondo e tecniche analoghe, con un simile effetto di distanziazione. Si potrebbe perfino azzardare che Syberberg esplicita ciò che Käutner comunica in maniera più implicita, in particolare la (supposta?) omosessualità di Ludovico che qui è solo accennata attraverso l’intenso rapporto con l’erede presunto Ottone, ma anche la natura violentemente contraddittoria della Germania che fu responsabile di varie forme di estremismo. Per Käutner, Ludwig II. – Glanz und Ende eines Königs fu un provvidenziale trionfo su tutti i fronti: festeggiato a Cannes, registrò anche un importante successo commerciale in patria. Nota a margine: l’eccellente debutto alla regia di Otto Wilhelm Fischer, Hanussen (1955; co-regista: Georg Marischka), può essere visto come una variazione in noir su questo capolavoro.

Olaf Möller

Cast and Credits

Scen.: Kadidja Wedekind. F.: Douglas Slocombe. M.: Anneliese Schönnenbeck. Scgf.: Fritz Lück. Int.: O.W. Fischer (re Ludovico II di Baviera), Ruth Leuwerik (imperatrice Elisabetta d’Austria), Marianne Koch (principessa Sophie), Paul Bildt (Richard Wagner), Friedrich Domin (Otto von Bismarck), Rolf Kutschera (Graf Holnstein), Herbert Hübner (von Pfistermeister), Robert Meyn (dott. Gudden). Prod.: Conrad von Molo, Wolfgang Reinhardt per Aura-Film Produktion. 35mm. D.: 114’. Col.