Sab
24/06
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni > 18:15
COLETTE ATTRICE, MIMO, SPETTATRICE
Mariann Lewinsky, Eric Le Roy (CNC), e Emilie Cauquy
Daniele Furlati
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con traduzione simultanea in cuffia
Modalità di ingresso
COLETTE
Scheda Film
Il ricordo che serbo di Colette è in primo luogo un’immagine: la nuvola di capelli, lo sguardo meraviglioso sottolineato dall’ombretto… Colette accolse l’idea del film senza difficoltà; nel corso dell’intera lavorazione dimostrò uno spirito di collaborazione esemplare, sottomettendosi a tutti i vincoli imposti dalla tecnica cinematografica, con quella pazienza professionale appresa sicuramente alla scuola del music-hall.
E, nei momenti in cui improvvisava, Colette mi meravigliava ancora di più… Penso in particolare alla scena del ‘mercato’. Un tempo, quando Colette era ancora in grado di spostarsi, lo spettacolo che metteva in scena al mercato era – mi dissero – un vero spasso: la sua battuta pronta, le riflessioni sui tipi di frutta, sulle verdure, sui fiori… Nel 1950, tuttavia, la possibilità di muoversi le era venuta a mancare. Così fu il mercato ad andare da lei: in forma di ravanelli e cipolle, i prodotti che le portava a casa Pauline… Chi ha visto il film ricorda forse quel passaggio: Colette mentre morde una cipolla, e forse ha ancora nell’orecchio, come me, il crepitio della cipolla sotto i suoi denti…
Per accompagnare le immagini, pensai a un commento composto di brani scelti dalle sue opere, una sorta di ‘Colette secondo Colette’. Al mio lavoro, però, mancava ancora la spina dorsale, il filo conduttore. Per cui chiesi a Colette di scrivere un testo di collegamento che tenesse uniti i brani, che mediasse il passaggio da una tappa della sua vita all’altra, da un luogo all’altro. Cosa che lei fece in maniera magistrale, con una consapevolezza del ritmo cinematografico che, ancora oggi, mi stupisce – come nel momento in cui evoca il porticato del Palais Royal. E non solo. Accettò anche di leggere il testo lei stessa, interpretando il ruolo da vera attrice – anche lì attenta al ritmo e alle minime sfumature.
Yannick Bellon, in Colette et le cinéma, a cura di Alain e Odette Virmaux con Alanin Brunet, Fayard, Parigi 2004
Cast and Credits
Scen.: Yannick Bellon, Colette (commento). F.: André Dumaître. M.: Yannick Bellon. Mus.: Guy Bernard. Int.: Colette, Jean Cocteau, Maurice Goudeket, Pauline Tissandier, Georges Wague. Prod.: Jacqueline Jacoupy per Les Films Jacqueline Jacoupy. 35mm. D.: 33’. Bn.
LE FRIQUET
Scheda Film
Il restauro di Le Friquet è stato possibile tramite il ricorso a numerose fonti: due interviste a Maurice Tourneur che ne certificano la ‘paternità’ (“Pour vous”, 26 maggio 1932, e la commissione di ricerca storica della Cinémathèque française nel 1956), il romanzo di Gyp (la contessa Martel de Janville), pubblicato nel 1901, la pièce in quattro atti di Henri Gauthier Villars detto Willy, supportato da Colette, Armory e Luvey, in cui Polaire interpreta già il ruolo di Le Friquet.
Céline Ruivo
Cast and Credits
Sog.: dalla pièce omonima di Willy e dal romanzo omonimo di Gyp. Int.: Pauline Polaire (Le Friquet), Henry Roussel (il conte Hubert de Ganges), César (Le Mafflu), André Dubosc (Charley), Renée Sylvaire, Gilbert Dalleu. Prod.: Société Française des Films et Cinématographes Eclair. 35mm. L.: 629 m. D.: 27’ a 20 f/s. Bn
LA VAGABONDE BANDE ANNONCE
Versione francese
DIVINE BANDE ANNONCE
Versione francese
LA DANSE SERPENTINE DE MME BOB WALTER
CHIENS SAVANTS: LA DANSE SERPENTINE
LA TOURNÉE DES GRANDS DUCS
Didascalie francesi
FRANCE. MME COLETTE WILLY, FEMME DE LETTRES JOUANT AVEC SES CHIENS ET CHATS
PARIS BRUXELLES PARIS EN 4 HEURES 59 MINUTES AVEC 8 PASSAGERS SUR BIPLAN CAUDRON
MADAME COLETTE DE JOUVENEL ET LE CAPITAINE PETIT
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