Mer
25/06
Auditorium DAMSLab > 16:00
ARCHIVES NATIONALES DE FRANCE
Sandrine Gill (Archives Nationales de France)
James Shelby
Info sullaProiezione
Sottotitoli
Versione originale con sottotitoli
Modalità di ingresso
ARCHIVES NATIONALES DE FRANCE
Scheda Film
Film national de la Machine Agricole française (Francia/1912) R.: Jean-Claude Bernard. D.: 5’. Did. francesi
Le Centre d’enseignement agricole et ménager de Coëtlogon – Rennes (Ille-et- Vilaine) (Francia/1929) R.: Jean Benoit-Lévy. D.: 4’. Did. francesi
[Couronnement d’Hailé Sélassié Ier, roi des rois d’Éthiopie, seigneur des seigneurs, lion conquérant de la tribu de Juda, lumière du Monde, élu de Dieu] (Francia/1930) D.: 6’. Did. francesi
La vie des termites, inspiré de l’oeuvre de Maurice Maeterlinck (Francia/1931(?)) R.: H. Dufaux, E. Hornung. D.: 6’. Did. francesi
L’île de la Réunion, terre sucrière française (Francia/1934) R.: J.K. Raymond Millet. D.: 4’. Did. francesi
New town, la ville heureuse (Francia/1950) R.: John Halas, Joy Batchelor. D.: 5’. V. francese
Des maisons et des hommes (Francia/1953) R.: Pierre Jallaud, François Villiers. D.: 6’. V. francese
Ma famille et mon toit (Francia/1956) R.: Jean-Pierre Decourt. D.: 9’. V. francese
Madame Valentin 3e gauche (Francia/1959) R.: Jean Leherissey. D.: 7’. V. francese
Allegro, ma troppo (Francia/1962) R.: Paul de Roubaix. D.: 4’. V. francese
Tra i numerosi fondi audiovisivi conservati presso gli Archivi nazionali di Francia, un’attenzione particolare va riservata alle cineteche ministeriali. Il ministero dell’Agricoltura fu il primo a cogliere l’importanza delle immagini in movimento e a dotarsi di una cineteca per fare propaganda, istruire e promuovere uno strumento al servizio del progresso sociale. Il Film national de la machine agricole francaise di Jean-Claude Bernard, risalente al 1912, mostra i vantaggi delle attrezzature moderne, veloci ed efficienti. Negli anni Trenta, diversi cineasti di fama, tra cui Jean Benoit-Levy e J.K. Raymond Millet, realizzano film istituzionali sviluppando al contempo un proprio linguaggio cinematografico. Reportage e documentari girati in Etiopia o in Costa d’Avorio si inseriscono nel contesto della Francia coloniale. Nel secondo dopoguerra, per documentare gli effetti devastanti del conflitto e promuovere le politiche governative, viene creata una cineteca presso il ministero della Ricostruzione e dell’Urbanistica. La settima arte torna sotto i riflettori: John Halas, maestro britannico del cinema d’animazione degli anni Cinquanta, dedica un film, New town, la ville heureuse, alle nuove città; Jean Leherissey realizza un documentario creativo sul Salon des arts menagers intitolato Madame Valentin, 3eme gauche. Altre istituzioni, come il ministero della Gioventù e dello Sport, acquisiscono il film sperimentale Allegro ma troppo di Paul de Roubaix, musicato da Francois de Roubaix e montato da Robert Enrico nel 1962.
Cast and Credits
DCP. D.: 55’
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