VIVERE IN PACE

Luigi Zampa

Sog.: Suso Cecchi D’Amico, Piero Tellini, Luigi Zampa. Scen.: Suso Cecchi D’Amico, Aldo Fabrizi, Piero Tellini, Luigi Zampa. F.: Carlo Montuori, Gábor Pogány. Ass. op.: Giuseppe Rotunno. M.: [Eraldo Da Roma]. Scgf.: Ivo Battelli. Mus.: Nino Rota. Int.: Aldo Fabrizi (zio Tigna), Gar Moore (Ronald), Mirella Monti (Silvia), John Kitzmiller (Joe), Heinrich Bode (Hans), Ave Ninchi (Corinna), Nando Bruno (segretario del fascio), Aldo Silvani (medico), Ernesto Almirante (nonno), Gino Cavalieri (parroco). Prod.: Carlo Ponti per Lux-Pao. DCP. Bn.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il neorealismo diventa subito commedia bonaria nel ripercorrere le tragedie recenti, e si sposta dalla città a un mondo agreste idilliaco ma non privo di ombre. In un paese dell’Appennino, alla fine della guerra, il contadino zio Tigna (Fabrizi) nasconde in casa due soldati americani, di cui uno nero. Il vecchio, che aiuta i due fuggiaschi non in nome della giustizia o della libertà, ma perché anche loro ‘tengono famiglia’, si trova stretto tra i sospetti del segretario del fascio, il sostegno accorto di un medico socialista e le cautele del parroco.

“La provincia rurale di Zampa è pacifica, umanitaria, tollerante, non razzista; e la tolleranza nei confronti del nero Joe è tanto più sorprendente in quanto il personaggio, indipendentemente dal colore della pelle, si comporta da perfetto idiota. Emblema di questa Italia piccola già guareschiana è Fabrizi, un burbero benefico da commedia ottocentesca. È il centro ideologico del film: l’italiano che vuol vivere in pace, e che non comprende la crudeltà degli uomini, senza per questo rendersi conto di essere al di fuori della storia, e senza avvertire il limite di ciò. Fabrizi (non a caso accreditato anche come cosceneggiatore) è anche un regista interno alle immagini, che impone ai découpage i suoi ritmi di recitazione. Inquadrature e montaggio si adeguano ai suoi movimenti, strabuzzamenti d’occhi, bofonchiamenti. Come a un mostro sacro da palcoscenico, gli viene anche concessa una dipartita prolungata e melodrammatica, tutta in primo piano” (Alberto Pezzotta, Ridere civilmente. Il cinema di Luigi Zampa, Edizioni Cineteca di Bologna 2012).

Emiliano Morreale

 

Leggi la recensione su Cinefilia Ritrovata

 

Copia proveniente da

Per concessione di Cristaldi Film
Restaurato in 4K nel 2021 da Cineteca di Bologna, in collaborazione con Cristaldi Film con il sostegno di Ministero della Cultura, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata