THE WICKER MAN (THE FINAL CUT)

Robin Hardy

Sog.: dal romanzo Ritual (1967) di David Pinner. Scen.: Anthony Shaffer. F.: Harry Waxman. M.: Eric Boyd-Perkins. Scgf.: Seamus Flannery. Mus.: Paul Giovanni. Int.: Edward Woodward (sergente Neil Howie), Christopher Lee (Lord Summerisle), Britt Ekland (Willow MacGregor), Lesley Mackie (Daisy), Diane Cilento (Miss Rose), Ingrid Pitt (la bibliotecaria), Lindsay Kemp (Alder MacGregor), Ian Campbell (Oak). Prod.: Peter Snell per British Lion Film Corporation. DCP. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

The Wicker Man brucia più intensamente che mai sul terreno coperto di cicatrici del cinema britannico. Notoriamente celebrato negli Stati Uniti da “Cinefantastique” nel lontano 1977 come “il Quarto potere dell’orrore”, in patria ci ha messo un po’ di più per accendersi ma oggi occupa ormai regolarmente i primi posti delle classifiche dei migliori titoli, e la sua star, Christopher Lee, ha dichiarato di aver offerto in quel film la sua interpretazione migliore. […]
Ciò nonostante, nei giorni bui dell’industria cinematografica britannica dei primi anni Settanta, The Wicker Man, né amato né desiderato, fu condannato dalla sua stessa società di distribuzione come “maledettamente difficile da vendere”. […] Montato in più versioni di quante se ne possano contare, il film ha una storia produttiva avvolta nel mistero e nel caos. […] Divenne un ‘cult movie’ da manuale grazie a un passaparola che ne cantò le virtù, nell’era analogica, attraverso fanzine e sentiti dire, quando l’unica possibilità di vedere un film dimenticato si concretizzava solo se veniva trasmesso alla tv a tarda notte.
È una gran bella storia. In The Wicker Man il sergente di polizia fermamente cristiano Howie (Edward Woodward) vola a Summerisle, una remota isola scozzese, per indagare sulla scomparsa della piccola Rowan Morrison.
[…] Howie incontra Lord Summerisle (Christopher Lee), l’affascinante leader panteista della comunità isolana, che ha escogitato il rapimento per attirare il virginale Howie al suo ineluttabile destino. […] Il film ha la struttura elaborata di una burla architettata dal duo Hardy-Shaffer; ma è più grandioso, più nero, e fa sinceramente spavento. “Ogni cinque minuti c’era un chiaro indizio” spiega Hardy. “Howie ne coglie alcuni ma non altri, e il pubblico ha la possibilità di coglierne alcuni e di capire che cosa sta succedendo.”

Vic Pratt, Long Arm of the Lore, “Sight & Sound”, n. 10, ottobre 2013

 

Copia proveniente da

Restaurato in 4K da StudioCanal a partire dal negativo originale 35mm