THE WAR OF THE WORLDS

Byron Haskin

Sog.: dal romanzo omonimo (1898) di H.G. Wells. Scen.: Barré Lyndon. F.: George Barnes. M.: Everett Douglas. Scgf.: Hal Pereira, Albert Nozaki. Mus.: Leith Stevens. Int. Gene Barry (dottor Clayton Forrester), Ann Robinson (Sylvia Van Buren), Les Tremayne (generale Mann), Robert Cornthwaite (dottor Pryor), Sandro Giglio (dottor Bilderbeck), Lewis Martin (pastore Matthew Collins), Houseley Stevenson Jr. (aiutante del generale Mann), William Phipps (Wash Perry), Vernon Rich (colonnello Ralph Heffner), Jack Kruschen (Salvatore). Prod.: George Pal per Paramount Pictures Corp.. DCP. D.: 85’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Per organizzare un efficace attacco a sorpresa bisogna conoscere il nemico. Prima di essere invasa, la Terra è stata tenuta sotto osservazione, a lungo. Appena dopo i titoli di testa, la vediamo sospesa nel cosmo, come se fosse nel mirino di un telescopio marziano. The War of the Worlds, anche se mostra il volto degli alieni solo fugacemente, insiste a più riprese sull’importanza strategica dello sguardo (notoriamente, la guerra come logistica della percezione). Le piccole astronavi extraterrestri somigliano ad occhi di metallo con sottili iridi verdi e tentacolari protuberanze che non solo guardano, ma anche riprendono e proiettano. Dalla prospettiva degli alieni, i terrestri sono figure oblunghe e deformate, una specie di creature da incubo.
Questo è uno dei rari film degli anni Cinquanta a farci condividere, per quanto a tratti, il punto di vista extraterrestre, permettendoci di rispecchiarci nella relativa mostruosità umana. Oltre a ciò, è fra le poche pellicole a raccontare un assalto di massa (molto più frequentemente gli invasori, in quegli anni, sono una sparuta pattuglia mandata in perlustrazione). I terrestri rispondono compatti e concordi, nonostante un fallimento dietro l’altro e momentanei cedimenti al panico. La figura del prete, che nel romanzo di Wells farneticava di apocalissi dando pessimo spettacolo di sé, nel film avanza fiducioso verso il marziano, rimanendo arrostito. Ad ogni modo, Dio sarà con noi, come in tutta la fantascienza dell’epoca (talvolta lo manifesta però in forme eccessive: in Red Planet Mars, fa addirittura un annuncio alla radio).
The War of the Worlds, uno dei film di fantascienza più spettacolari di sempre, è il primo episodio del felice sodalizio tra Pal e Haskin. Gran parte del suo successo è da addebitare alla ricchezza degli effetti speciali di Gordon Jennings, premiati con l’Oscar.

Andrea Meneghelli

Copia proveniente da

per concessione Park Circus.
Restaurato in 4K nel 2018 da Paramount Pictures in collaborazione con Ben Burtt e Craig Barron presso il laboratorio Technicolor & Skywalker Sound a partire dal negativo camera originale Technicolor.