THE THREE BEARS

Mannie Davis

Sog.: dalla favola Goldilocks and the Three Bears (1837) di Robert Southey. Scen.: John Foster. M.: George McAvoy. Mus.: Philip A. Scheib. Prod.: Paul Terry per Terrytoons.  DCP. D.: 7’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Dalla fiaba Riccioli d’oro e i tre orsi sono stati spesso tratti film d’animazione. Diversi sono i titoli degli anni Trenta degni di nota, tra cui produzioni di Ub Iwerks e Disney-MGM che seguono abbastanza fedelmente l’originale: una famiglia di orsi subisce l’intrusione di una ragazzina che mangia il loro cibo, rompe i loro mobili e dorme nei loro letti per poi scappare una volta scoperta. Il cortometraggio The Three Bears della Terrytoons, invece, propone alcune vivaci variazioni. Celebre per personaggi come Farmer Al Falfa e Mighty Mouse, la Terrytoons era stata fondata nel 1929 da John Terry ed era nota per l’economia di mezzi. Sfornava pero opere di inaspettata genialità, e The Three Bears non fa eccezione. Sebbene non sia surreale come la versione del 1934, presenta comunque momenti stravaganti, come una testa staccata dal corpo e un pianoforte che saltella allegramente. Ci sono orsi italiani che mangiano spaghetti, suonano il violino, si abbandonano a gesti plateali di disappunto e insistono calorosamente perché Riccioli d’oro suoni insieme a loro, nonostante la sua maleducazione. Abbandonando la struttura rituale della trama, il film si concentra invece su un personaggio più pericoloso: un cacciatore malvagio che la famiglia improvvisata dovrà superare in astuzia.

Jennifer Lynde Barker

Copia proveniente da

Restaurato in 4K nel 2024 da UCLA Film & Television Archive e The Film Foundation
presso il laboratorio Roundabout Entertainment, a partire dal negativo nitrato di successiva esposizione.
Restauro sonoro effettuato presso i laboratori Audio Mechanics e Simon Daniel Sound, a partire dai negativi colonna originali.

Con il sostegno di The Seth MacFarlane Foundation.

Un ringraziamento speciale a Paramount Pictures Archive.