THE THREAT
Sog.: Hugh King. Scen.: Dick Irving Hyland, Hugh King. F.: Harry Wild. M.: Samuel E. Beetley. Scgf.: Albert D’Agostino, Charles F. Pyke. Mus.: Paul Sawtell. Int.: Charles McGraw (Arnold Kluger), Virginia Grey (Carol), Michael O’Shea (Ray Williams), Frank Conroy (Barker ‘Mac’ MacDonald), Don McGuire (Joe Turner), Robert Shayne (Murphy), Anthony Caruso (Nick Damon), Frank Richards (Lefty). Prod.: Hugh King per RKO Radio Pictures, Inc.. 35mm. D.: 66’. Bn.
Scheda Film
Breve e violento B-movie della RKO, The Threat si incentra su un famigerato criminale (interpretato con brutale freddezza da Charles McGraw) che evade dal carcere assetato di vendetta. La trama è tutta qui, ma la sua esilità è compensata da una storia di ostaggi incredibilmente violenta per l’epoca. La forza creativa è lo stesso Feist, che per la RKO ha già girato The Devil Thumbs a Ride e che con The Threat mette a segno un bis ‘sporco e cattivo’. Entrambi i film ruotano attorno a un irriducibile psicopatico che tiene in ostaggio un gruppo di persone, ma nessuno dei due bada troppo alla trama: ciò che conta è il piacere proibito di osservare un grande attore lasciato libero di scatenare il caos, fino al bel finale, diretto con bravura, in una capanna abbandonata nel deserto californiano. Feist dava il massimo quando doveva rispettare i vincoli imposti da film come The Threat. Il suo talento brillava nei melodrammi violenti d’ambientazione contemporanea; film storici come Battles of Chief Pontiac (Lo sparviero di Fort Niagara) e Pirates of Tripoli (La schiava del pirata) erano molto meno elettrizzanti.
The Threat fu il titolo che rese famoso il comprimario Charles McGraw: la RKO gli concesse solo il terzo posto sulla locandina del film, ma la stampa lo presentò come nuovo e divertente bad guy sullo stampo di Richard Widmark, Dan Duryea e Lawrence Tierney. McGraw aveva già girato venticinque film, con registi geniali come Robert Siodmak (I gangsters) e Anthony Mann (T-Men contro i fuorilegge, Mercanti di uomini). Ma in The Threat non interpreta più un sinistro malvivente appostato ai margini dell’inquadratura, bensì una presenza massiccia e minacciosa al centro della scena, e Feist si diverte a scatenare questo feroce mastino su un cast di personaggi secondari malandati che comprende Michael O’Shea, Frank Conroy, Don McGuire e Virginia Grey, costretta a mandar giù una bella dose di bocconi amari nel ruolo della ragazza di McGraw, forse colpevole della soffiata. Come The Devil Thumbs a Ride, questo film sembra un cartone animato con attori in carne e ossa nei ruoli di Beep Beep e di Willy il Coyote. Allacciatevi le cinture e preparatevi a sessantasei minuti di fuga dalla giustizia; un viaggio forse breve, ma molto agitato.
Eddie Muller