THE EYE AND THE EAR

Franciszka e Stefan Themerson

Scen.: Bruce Graeme. F.: Franciszka Themerson, Stefan Themerson. M.: Franciszka Themerson, Stefan Themerson. Int.: James McKechnie (voce narrante). Prod.: Polish Film Unit. DCP. D.: 10’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Con solo quattro cortometraggi, Franciszka (1907-1988) e Stefan Themerson (1910-1988) attraversarono sia l’avanguardia polacca che quella britannica, tra il periodo interbellico e l’immediato dopoguerra. Un’esplorazione della sinestesia, un’opera agitprop antifascista, una variazione sull’assurdo e una trasposizione di un poemetto futurista compongono un corpus di opere tanto incompleto quanto essenziale. Nati in Polonia e di origini ebraiche, Franciszka e Stefan eccellevano rispettivamente nelle arti visive e nella poesia. Negli anni Trenta si fecero promotori del cinema d’avanguardia, organizzando proiezioni di film provenienti dal Regno Unito, dalla Francia e dalla Germania, facendo propria l’idea di un cinema poetico cosi come immaginato dal modernista polacco Karol Irzykowski e realizzando al contempo le proprie opere, basate in parte su fotogrammi (immagini ottenute per esposizione diretta) e tecnica stop-motion. Per decenni si è creduto che dei cortometraggi polacchi prebellici dei Themerson fosse sopravvissuto solo Przygoda Człowieka Poczciwego. Di recente è riemersa una copia incompleta di quella che è forse la loro opera polacca più significativa, Europa, fedele adattamento visivo di un poemetto futurista pubblicato nel 1925 da Anatol Stern che conteneva una rabbiosa denuncia della povertà e della guerra. Quando Roman Polański realizzò il cortometraggio che segnò un punto di svolta nella sua carriera, Due uomini e un armadio (1958), citò l’immagine chiave di Przygoda Człowieka Poczciwego. Dopo essersi trasferiti nel Regno Unito i Themerson unirono sperimentazione e astrazione in un lamento di guerra contro le atrocità naziste, Calling Mr. Smith, realizzato utilizzando il singolare procedimento additivo Dufaycolor. Il loro ultimo esperimento filmico, The Eye and the Ear, combina animazioni derivate da fotogrammi per realizzare uno studio sugli analoghi audiovisivi – capitolo iniziale di un orizzonte cinematografico ancora inesplorato. Nel loro complesso, queste quattro opere, per citare un’espressione coniata da Stefan Themerson nel suo saggio sulle possibilità di un cinema che rifiutasse sia la narrazione convenzionale sia la tirannia della rappresentazione naturalistica, sono mosse da un unico, irrefrenabile impulso: creare visioni.

Daniel Bird

Copia proveniente da

Restaurati in 4K nel 2025 da Fixafilm e LUX presso il laboratorio Fixafilm, a partire da copie 35mm conservate presso LUX, Filmoteka Narodowa e BFI National Archive. Con il sostegno di Polski Instytut Sztuki Filmowej