THE ARCH
T. alt.: Dong fu ren. Scen.: Shu Shuen Tang. F.: Subrata Mitra, Ho-che Chi. M.: Les Blank, Shu Shuen Tang. Scgf.: Tianming Bao. Mus.: Tsun-yuen Lui. Int.: Hsuan Chou (Wei-Ling), Lisa Lu (Madam Tung), Roy Chiao (capitano Yang), Ying Lee (Chang), Jui Liang (Monk), Szu-yun Chen, Yu-Kuan Chen, Po Hu. Prod.: Li Chiuchung per Film Dynasty. DCP. D.: 95’. Bn
Scheda Film
Shu Shuen Tang potrebbe non essere nota al grande pubblico o perfino agli amanti del cinema cinese, eppure è stata la prima regista indipendente di Hong Kong a ricevere riconoscimenti internazionali e premi importanti. Inoltre, era una donna in un’epoca in cui l’industria cinematografica cinese era dominata da studi gestiti da uomini, come quello dei fratelli Shaw, disposti a finanziare solo film commerciali. […] Il film d’esordio di Tang, Dong fu ren, fu autoprodotto e girato a Hong Kong con un budget limitato. Nel 1971 vinse quattro Golden Horse Awards, tra cui Miglior attrice (Lisa Lu), Migliore fotografia, Migliore realizzazione artistica e, soprattutto, il Premio speciale della giuria per l’innovazione creativa, istituito appositamente per Tang e assegnatole proprio per questo film […]. Alla fine degli anni Sessanta, dopo gli studi alla University of Southern California, Tang fece ritorno a Hong Kong per organizzare le riprese del suo primo film, Dong fu ren. Ambientato nella Cina del XVII secolo, il film racconta la storia di Madame Tung, una vedova a cui il re sta facendo erigere un arco trionfale per onorare i suoi meriti nei confronti della comunità – l’arco è un antico simbolo cinese d’onore. Il conflitto nasce quando un giovane ufficiale viene alloggiato a casa sua e inizia a mostrare un interesse romantico sia per lei che per sua figlia. Madame Tung deve scegliere tra desiderio e dovere di vedova e madre, situazione che mette in evidenza la crudeltà delle convenzioni sociali che annientano la voce e l’identità di una donna dopo la morte del marito. […] Nel cinema cinese non si era mai vista una rappresentazione così profonda della repressione femminile. […] Nonostante la formazione americana di Tang, Dong fu ren non ha niente a che vedere con una produzione hollywoodiana. “Il soggetto è in realtà molto cinematografico. Quando ultimai la sceneggiatura la diedi da leggere al mio professore alla USC, che la giudicò non adatta a essere trasformata in un film perché parlava dei sentimenti di una donna che non aveva modo di esprimerli e perché la trama conteneva troppo pochi personaggi. Ma è proprio per questo che la trovavo perfetta per il cinema!”.
Alice Shih, “Cineaction”, n. 94, 2014
Proiezioni
Restaurato in 4K nel 2025 da M+ presso il laboratorio Silver Salt Restoration, a partire da una copia 35mm conservata presso University of California, Berkeley Art Museum and Pacific Film Archive e da una copia 35mm conservata presso BFI National Archive. Un’iniziativa ‘M+ Restored’, con il supporto di Chanel