Dopo che Rashomon vinse il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, Yasuzo Masumura, all’epoca dipendente degli studi Daiei, fu mandato in Italia a studiare cinema: per un giapponese era la prima volta. Frequentò il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove ebbe come maestri Federico Fellini, Luchino Visconti e Michelangelo Antonioni. Tornato in Giappone, iniziò la sua carriera come assistente alla regia di Kenji Mizoguchi e Kon Ichikawa. Girò il suo primo film nel 1957, durante le età dell’oro del cinema giapponese, e continuò a realizzare opere di rilievo anche durante la crisi dell’industria cinematografica nazionale, che culminò con il fallimento della Daiei nel 1971. La sua filmografia conta 57 titoli. Seisaku no Tsuma è uno dei capolavori di Yasuzo Masumura con protagonista la sua musa, Ayako Wakao. Nei venti titoli in cui collaborarono, l’attrice si affermò come una delle interpreti più importanti del cinema giapponese. Seisaku no Tsuma è certamente rappresentativo del genere di ‘film al femminile’ che realizzarono insieme. Ambientato sullo sfondo della guerra russo-giapponese, il film descrive l’amore tra una donna individualista, segnata da esperienze difficili vissute per il bene della famiglia, e un giovane patriota ammirato dalla comunità. La tragedia che ne deriva porta con sé un forte messaggio antimilitarista, oltre che una critica alla società giapponese dell’epoca. Sullo sfondo bellico si snoda un dramma umano di grande intensità emotiva incentrato su una donna il cui unico scopo è l’amore per il marito, un sentimento che la condurrà a gesti estremi. Ayako Wakao è straordinariamente incisiva nel ruolo della protagonista: emerge con forza nel contrasto con la sobria fotografia e l’illuminazione misurata. Incarna il risentimento e l’amarezza del mondo che la circonda, contribuendo a fare di Seisaku no Tsuma un’opera fondamentale.

Miki Zeze