RAPT

Dimitri Kirsanoff

Sog.: dal romanzo La Séparation des races (1922) di Charles-Ferdinand Ramuz. Scen.: Benjamin Fondane. F.: Nikolai Toporkoff, Viktor Gluck. M.: Jacques Witta. Scgf.: Erwin Scharf. Mus.: Arthur Honegger, Arthur Hoérée. Int.: Dita Parlo (Elsi), Geymond Vital (Firmin), Jeanne Marie-Laurent (madre di Firmin), Auguste Bovério (Mathias), Dyk Rudens (Hans), Hans Kaspar Ilg (Gottfried), Nadia Sibirskaïa (Jeanne), Charles-Ferdinand Ramuz (abitante del villaggio). Prod.: Stefan Markus per Mentor Film AG

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Uno dei primi film sonori realizzati in Svizzera, Rapt riunisce una costellazione di attori e tecnici provenienti da diversi orizzonti dando vita a un’opera unica e innovativa. Adattato dal poeta Benjamin Fondane dal romanzo La Séparation des races di Charles-Ferdinand Ramuz (che appare nel film) e diretto da Dimitri Kirsanoff (con il quale Stefan Markus aveva già collaborato in precedenza), il film è ambientato a Lens, un villaggio incastonato tra le Alpi vallesane e bernesi, dove Ramuz era vissuto e da cui trasse ispirazione per il suo romanzo. Le scene in esterni furono girate in loco in condizioni difficili, visibili nel risultato finale. Oltre che per la poetica visiva di Kirsanoff, Rapt si distingue per l’originalità della colonna sonora. I compositori Honegger e Hoérée sperimentarono con diversi effetti, dalle registrazioni sonore dirette alle onde Martenot, fino alla manipolazione fisica del negativo suono. I materiali originali furono inoltre ripetutamente rielaborati da Kirsanoff, e il film fu distribuito in più versioni. Nonostante il plauso della critica, Rapt non ebbe successo e fu la prima e ultima produzione di Markus con la Mentor Film AG. Con il tempo gli elementi originali hanno subito i danni del degrado, che ha compromesso gravemente il negativo immagine, oggi incompleto. Poiché i materiali di conservazione differiscono notevolmente dagli originali, è stato necessario restaurare il film partendo da zero. Per la ricostruzione sono stati usati vari elementi d’epoca, compresa una copia nitrato depositata dal produttore, unico elemento rinvenuto che ha consentito un grading più accurato rispetto ai restauri precedenti. Tuttavia, data l’impossibilita di datare la copia, per mantenere una certa coerenza abbiamo deciso di preservarne tutte le caratteristiche fisiche, inclusi i danni presenti al momento della stampa. Particolare attenzione è stata infine dedicata al suono, cercando di riprodurre il più fedelmente possibile l’esperienza d’ascolto offerta dalle apparecchiature sonore dei cinema dell’epoca.

Camille Blot-Wellens

Copia proveniente da

Restaurato nel 2025 da Cinémathèque suisse presso i laboratori L’Immagine Ritrovata, Haghefilm e della Cinémathèque suisse, a partire dai negativi scena e colonna originali, da un duplicato negativo e da una copia d’epoca 35mm. Con il sostegno di Memoriav e SRF