ONLY YESTERDAY
Sog.: dal racconto Lettera di una sconosciuta di Stefan Zweig e ispirato al volume Only Yesterday: An Informed History of the Nineteen-Twenties di Frederick Lewis Allen. Scen.: Arthur Richman, William Hurlbut, George O’Neill. F.: Merritt Gerstad. M.: Milton Carruth. Scgf.: Charles D. Hall. Mus.: Constantine Bakaleinikoff, Walter Donaldson. Int.: Margaret Sullavan (Mary Lane), John Boles (Jim Emerson), Edna Mae Oliver (Leona), Billie Burke (Julia Warren), Reginald Denny (Bob). Prod.: Carl Leammle Jr. per Universal Pictures Corp. 35mm. D.: 106’. Bn.
Scheda Film
Nel maggio del 1932 la Universal acquistò i diritti di Only Yesterday di Frederick Lewis Allen, popolare saggio privo di personaggi e di trama dal quale era impossibile trarre una sceneggiatura per Hollywood. Dopo un trattamento insoddisfacente scritto da John Stahl, Ben Hecht e Gene Fowler, si decise di commissionare una sceneggiatura ben diversa ad Arthur Richman e William Hurlbut (che poi collaborarono a Lo specchio della vita). Irene Dunne e John Boles avevano già lavorato insieme per Stahl nel fortunato Back Street del 1932, ma quando Dunne risultò indisponibile e la Universal non riuscì a ottenere in prestito un’altra diva di valore comparabile, Laemmle rivolse lo sguardo a Broadway. Margaret Sullavan divenne presto la diva più versatile e redditizia degli studios. Si rivelò però difficile da dirigere e la sua mancanza di esperienza cinematografica risultò dispendiosa in termini di tempo e di denaro. Only Yesterday finì per costare 591.247 dollari e per la Universal fu il terzo film più costoso del 1933-1934, ma grazie agli incassi all’estero, più consistenti del previsto, andò quasi in pareggio.
Dagli archivi degli studios risulta che Stefan Zweig concesse alla Universal i diritti di Lettera di una sconosciuta solo il 26 ottobre 1933, meno di due settimane prima che uscisse Only Yesterday, in seguito a lunghe trattative condotte con discrezione da Paul Kohner, che riconobbe una certa somiglianza tra le trame. Non è chiaro chi fosse responsabile del furto (negli Stati Uniti una traduzione inglese del racconto era uscita nel 1932), fatto sta che la Universal apprese che in Germania il libro era già stato adattato per il cinema (Narkose, 1929), e che la RKO si era accaparrata il diritto d’opzione! Ma l’ostacolo più grande per la Universal fu la Commissione Hays, che aveva severamente criticato il film all’uscita e che con l’entrata in vigore del Codice nel 1934 rifiutò di concedere la propria autorizzazione, bloccando così la futura distribuzione della pellicola.
Richard Koszarski