ONLY LOVERS LEFT ALIVE

Jim Jarmusch

T. it.: Solo gli amanti sopravvivono. Sog., Scen.: Jim Jarmusch. F.: Yorick Le Saux. M.: Affonso Gonçalves. Scgf.: Marco Bittner Rosser. Mus.: Jozef van Wissem, SQÜRL. Int.: Tilda Swinton (Eve), Tom Hiddleston (Adam), Mia Wasikowska (Ava), John Hurt (Christopher Marlowe), Anton Yelchin (Ian), Jeffrey Wright (Dr Watson), Slimane Dazi (Bilal), Carter Logan (Scott), Yasmine Hamdan (Yasmine). Prod.: Reinhard Brundig, Jeremy Thomas per Recorded Picture Company, Pandora Film, Snow Wolf. DCP. D.: 123’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Vuoi che ti parli ancora della spaventosa azione a distanza? La teoria della correlazione quantistica di Einstein”, sussurra Adam (Tom Hiddleston) a Eve (Tilda Swinton), sua moglie da molti, moltissimi anni. O forse ricordo male e in realtà sono le parole dolci di lei a lui, tanto intimamente sono intrecciate le loro identità. Potrebbero essere la coppia perfetta per eccellenza, amanti da secoli, magari gli unici amanti sopravvissuti, loro due da soli contro il mondo. È forse una sensazione familiare – il modo in cui si sentono, il modo in cui ci si sente osservandoli in un locale che ricorda il vecchio Mudd Club risorto a Detroit, lei seduta sulle ginocchia di lui, entrambi languidi ed esili. Aristocrazia No Wave. Solo una coppia di vampiri. […] Jarmusch ha scritto la sua migliore sceneggiatura dai tempi di Dead Man, con umorismo asciutto, né camp né lezioso, espressione tenera e corrosiva dell’amore. Visivamente, il film è tutt’altro che asciutto; la fotografia sensuale, tattile e notturna di Yorick Le Saux (questo è il primo film girato da Jarmusch in digitale, e il buio è ciò che il digitale sa fare meglio), con le sue lunghe e sinuose carrellate, le immagini che ruotano inquadrando i protagonisti dall’alto, le riprese dal finestrino di una Detroit che splende fosforescente nell’oscurità, è ipnotica. Only Lovers è immerso nella musica, per la maggior parte una fusione lenta e funerea di Oriente e Occidente (composta ed eseguita da Jozef van Wissem e SQÜRL, la noise band di Jarmusch). Ma Adam ha una collezione di vinili di prim’ordine, e quando la splendida voce soul di Denise LaSalle in Trapped by a Thing Called Love o il sound sporco e viscerale di Charlie Feathers in Can’t Hardly Stand It rompono il silenzio, l’effetto è elettrizzante. Feathers e La- Salle fanno parte di una storia sotterranea della canzone americana. Verso la fine del film, però, Adam, affamato di sangue e in attesa che Eve gli porti la sua dose, entra in una bettola di Tangeri attratto dal canto ipnotico di Yasmine Hamdan. È un momento unico nel film: una donna che prende il suono dell’antico Islam per trasformarlo in qualcosa di assolutamente nuovo. Adam ed Eve non hanno ancora visto e sentito tutto. Ritorna la voglia di vivere. Sopravvivere a tutti i costi. Nessuno è perfetto, soprattutto con quei denti.

Amy Taubin, “Film Comment”, vol. 50, n. 2, marzo-aprile 2014

Copia Proveniente da Movies Inspired