LA ROUE – PROLOGUE
Sog.: dal romanzo Le Rail di Pierre Hamp. Scen.: Abel Gance. F.: Léonce Henry Burel, Marc Bujard, Maurice Duverger. Mus.: Arthur Honegger. Int.: Séverin-Mars (Sisif), Gabriel de Gravone (Élie), Ivy Close (Norma), Georges Térof (Machefer), Gil Clary (Dalilmah), Maxudian (il mineralogista), Louis Monfils (Papahan), Géo Dugast (il ferroviere Jacobin). Prod.: Films Abel Gance. DCP 4K. D.: 25’. Bn., pochoir, imbibito e virato. Musiche originali di Arthur Honegger eseguite dalla Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna diretta da Timothy Brock
Scheda Film
Rosso, rosso!… Rosso della notte in fiamme, rosso delle terra intrisa di sangue
Dal programma del Gaumont Palace, 16 febbraio 1923
Nel secondo semestre del 1919, aureolato dal successo di J’accuse, Abel Gance mette in cantiere La Roue, “une tragédie des temps modernes”, che sarà il più lungo, il più costoso e l’ultimo dei progetti concepiti con la Pathé. La lavorazione inizia in novembre presso la stazione Saint-Roch, dove la troupe può disporre di una locomotiva Pacific e dove è possibile costruire la scenografia della casa in mezzo alle rotaie. Dopodiché la troupe si trasferirà a Chamonix e ad Arcachon.
Il tema del prologo, l’incidente, è uno dei rari capitoli del romanzo Le Rail di Pierre Hamp (1912) mantenuti da Gance, che assegna il ruolo di protagonista alla locomotiva, attraverso l’uso di effetti visivi e di un montaggio sorprendentemente ricco e rapido, caratterizzato da un lirismo che colpirà profondamente i suoi contemporanei.
Il 16 febbraio 1923 il film esce in dieci sale di Parigi, in una versione di oltre diecimila metri (otto ore circa) suddivisa in un prologo e quattro parti. Al Gaumont Palace viene proiettata con l’accompagnamento della partitura composta da Arthur Honegger e Paul Fosse, il direttore d’orchestra in carica presso il Palace. La scelta di compositori contemporanei testimonia una considerevole audacia.
L’originalità di questo complesso restauro consiste proprio nel ruolo fondamentale della partitura musicale nella ricostruzione di quello che fu con ogni probabilità il montaggio originale della versione del 1923. In assenza di note sul montaggio, la musica contribuisce a dare importanti risposte in merito all’ordine delle scene, e aiuta a identificare quelle tagliate. Per esempio, la partitura composta da Honegger per i titoli di testa offre indicazioni molto precise sull’ordine delle inquadrature.
Abel Gance rimaneggiò più volte La Roue fino alla fine degli anni Venti, creando a volte montaggi che esistono in una sola copia. Ragione per cui si sono susseguite nel tempo diverse versioni (quattro parti, sei parti, versione ridotta del 1924, ecc.), senza che nessuna di esse potesse considerarsi la versione definitiva.
François Ede, Stéphanie Salmon