LA PAURA DI AMARE

Roberto Roberti

T. copia: El miedo de amar. T. alt.: La tema di amare. F.: Alberto G. Carta. Sog.: Dario Niccodemi. Scen.: G.P. Pacchierotti. Int.: Vera Vergani (Anna di Santa Luce), Gustavo Serena (Matteo Renzi), Guido Trento (Mario Guidi), Alberto Alberti (Duca d’Ormela). Prod.: Caesar Film. DCP (da una copia 35mm). D.: 57’. Bn.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Vera Vergani (1894-1989) non è stata solo una delle protagoniste del teatro italiano a cavallo fra gli anni Dieci e i Venti – celebri le sue interpretazioni della figliastra nei Sei personaggi di Pirandello e della Figlia di Iorio di D’Annunzio –, ma anche una straordinaria attrice del cinema muto. Tra il 1916 e il 1923 lavorò con i più stimati registi dell’epoca: Augusto Genina, Roberto Roberti e Mario Caserini, al fianco di Tullio Carminati, Gustavo Serena e Nerio Bernardi. Personalità anticonformista, lasciò le scene al culmine della sua carriera, a soli trentasei anni. Il soggetto di questo “cinedramma in cinque atti”, scritto appositamente per Vera Vergani da una delle penne più importanti del teatro italiano del tempo, Dario Niccodemi, è “un testo vagamente pirandelliano, basato sul tormento ossessionante di un uomo che in ogni volto di donna rivede quello della donna che ha avuto paura di amare” (Vittorio Martinelli). Roberto Roberti mette in risalto le grandi capacità attoriali della Vergani: “nella rappresentazione mimica ella porta una semplicità, una verità che è fuori dalle consuetudini del teatro silenzioso” (“In penombra”, n. 6, 1918). Grande successo di pubblico, il film divide la critica. Se per alcuni la protagonista avrebbe dovuto recitare “con più slancio, più freschezza e più capacità interpretativa” (“La Cine-Fono”, n. 420, 1920), altri definiscono il film “un’opera di un artista interpretata da artisti” (“Cinemundus”, n. 8-9, 1920). Oggi l’importanza di questo film, presentato finalmente in versione restaurata, è innanzitutto storica: si tratta infatti dell’unica testimonianza a oggi disponibile della performance attoriale di Vera Vergani. Grazie all’archivio extra-filmico conservato presso la Cineteca di Bologna, è ora possibile ricostruire per la prima volta la biografia e la filmografia di questa grande diva dimenticata.

Enrica Fontana

Da: Filmoteca de la UNAM.
Restaurato in 4K nel 2025 da Cineteca di Bologna presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata,
a partire da una copia positiva 35mm e un internegativo 35mm conservati presso Filmoteca da la UNAM.