LA CIOCIARA
Sog.: dal romanzo omonimo (1957) di Alberto Moravia. Scen.: Cesare Zavattini. F.: Gabor Pogány. M.: Adriana Novelli. Scgf.: Gastone Medin. Mus.: Armando Trovajoli. Int.: Sophia Loren (Cesira), Eleonora Brown (Rosetta), Jean-Paul Belmondo (Michele Di Libero), Raf Vallone (Giovanni), Renato Salvatori (Florindo), Carlo Ninchi (Filippo), Andrea Checchi (fascista), Emma Baron (Maria), Pupella Maggio (contadina), Bruna Cealti (sfollata). Prod.: Carlo Conti per Compagnia Cinematografica Champion, Cocinor, Films Marceau, S.G.C. DCP. D.: 101’. Bn.
Scheda Film
Il grande lancio internazionale di Sophia Loren, nel ruolo di una mater dolorosa nell’Italia attraversata dalla guerra. L’attrice vinse il premio Oscar e il premio per la miglior interpretazione a Cannes. “Ora che La ciociara è finita provo, come sempre mi capita quando ho terminato di girare un film, un sentimento di liberazione dagli incubi e dalle paure che mi hanno assillato durante la lavorazione. […] Mi interessai al soggetto della Ciociara fin da quando il libro fu scritto, ma non mi era mai stato possibile portarlo sullo schermo. Il caso volle che i produttori Ponti e Girosi, che avevano acquistato i diritti per la riduzione cinematografica del libro di Alberto Moravia, si rivolsero a me. In un primo momento essi pensavano di affidare il personaggio della madre (Cesira) ad Anna Magnani e quello della figlia (Rosetta) a Sophia Loren. Ma non poterono concludere questo accordo, per gli impegni assunti in precedenza dalla Magnani. Fui io a prospettare a Ponti la possibilità di affidare la parte della madre a Sophia e di ricorrere ad una bambina di dodici anni per quella della figlia. […] Ponti accettò la mia proposta e immediatamente Cesare Zavattini si mise all’opera per la sceneggiatura del film. Le difficoltà da superare furono parecchie: nel libro di Moravia anziché ventisette e dodici anni, le due protagoniste hanno infatti quarantacinque e diciotto anni. Inoltre la protagonista doveva essere Sophia Loren, cioè un’attrice inequivocabilmente giovanissima e, a differenza del personaggio moraviano, inequivocabilmente affascinante.
[…] Con La ciociara Sophia ha trovato uno schietto personaggio di popolana che da anni non era più abituata ad interpretare. Io non posso dire nulla di lei, perché potrebbero far velo alle mie dichiarazioni entusiastiche la vecchia amicizia e l’affetto fraterno che mi legano a lei. Quello che posso dire è che la Loren è una delle attrici più attente e scrupolose che io abbia mai diretto e, cosa della quale le sono grato, ha una cieca fiducia in me, tale da far tremare i polsi a qualsiasi regista” (Vittorio De Sica, “Gente”, 12 dicembre 1974).