IL CAPORAL SAETTA
Sog., Scen.: Ermanno Geymonat. F.: Sergio Goddio, Domenico Scala. Int.: Domenico Maria Gambino (Saetta), Pauline Polaire, Franz Sala, Oreste Bilancia, Augusto Bandini, Felice Minotti, Liliana Ardea, Domenico Serra. Prod.: Pittaluga-Fert. DCP. D.: 63’. Bn.
Scheda Film
Saetta è stato abbandonato ancora in fasce dai genitori, ma ha trovato un’affettuosa famiglia adottiva in una compagnia di artisti circensi diventando un saltimbanco. Arruolatosi nell’esercito, viene mandato in montagna e salva la vita a un commilitone, il conte Ariberto, che gli giura eterna gratitudine ed amicizia. Domenico Maria Gambino, nato a Torino il 17 maggio 1890, è stato una figura poliedrica, distinguendosi come attore, regista, sceneggiatore e produttore. Entra nel cinema nel 1910, alla Itala Film, partecipando come comparsa alle comiche di Cretinetti (André Deed), per poi diventare protagonista della serie comica Saltarelli. Dopo una breve parentesi teatrale con la compagnia di Carlo Nunziata, nel 1913 torna all’Italia, ricoprendo ruoli di attore, stuntman e direttore degli effetti speciali. Dopo passaggi all’Ambrosio e alla Pasquali, nel 1918 Gambino fonda una sua casa di produzione, la Delta Film, ribattezzata nel 1920 Saetta Film, in onore dell’omonimo personaggio, figura di atletico vagabondo raddrizzatore di torti, da lui creata e interpretata in una serie di titoli di successo usciti fino al 1925. La gran parte di questi film è oggi conservata in copia unica presso la Cineteca Milano, ed è in corso di digitalizzazione e restauro. Il caporal Saetta, girato nel 1924 per la Pittaluga-Fert, è uno degli episodi più maturi di tutto il ciclo. Come scrisse una recensione d’epoca, “contiene scene comiche di gustosa ilarità, scene sentimentali e avventurose d’indiscussa drammaticità”. È il film che s’impone a tutti: grandi e piccoli non possono che restare soddisfatti (“La Rivista Cinematografica”, 25 dicembre 1925).
Matteo Pavesi