FROM SOUP TO NUTS
T. it.: Pranzo di gala. Sog.: Leo McCarey. F.: Len Powers. M.: Richard Currier. Int.: Stan Laurel (Stan), Oliver Hardy (Ollie), Tiny Sandford (signor Culpepper), Edna Marian (domestica), Dorothy Coburn, Ellinor Vanderveer, Sam Lufkin, Gene Morgan (ospiti). Prod.: Hal Roach per Hal Roach Studios. DCP. D.: 18’. Bn.
Scheda Film
I nuovi ricchi sono una bella categoria. Come matrioske, sotto la prima bambolina anche fin troppo agghindata ne nascondono una seconda che mantiene l’originaria natura zoticona. La padrona di casa di lignaggio plebeo, in questo caso, ospita una cena elegante che deve andare alla perfezione. Naturalmente non filerà nulla per il verso giusto. L’idealizzata grand soiree si scontra contro una tiara che non ne vuole sapere di rimanere appiccicata sopra la fronte e una ciliegia sul dessert che non ne vuole sapere di lasciarsi raccogliere. Aggiungiamo che alla poveretta toccano in sorte, come camerieri, Laurel & Hardy. Immaginatevi cosa succede quando viene ordinato di servire l’insalata without dressing. O quando una buccia di banana finisce per terra e c’è da portare la zuppa a tavola. La forza di From Soup to Nuts sembra risiedere nella pervicacia con cui rinuncia all’intreccio. L’obiettivo è accumulare a ritmo sostenuto gag che vanno sul sicuro. Ha una compattezza tranquillizzante, funzionale e funzionante. Almeno metà del film se lo mangia, nei panni dell’arricchita, la sontuosa Anita Garvin, una frequente presenza rinfrancante nelle avventure del duo. “Mistress of white-hot fury”, la definisce Imogen Sara Smith. Sottoscriviamo.
Andrea Meneghelli
Restaurato nel 2024 da Blackhawk Films presso il laboratorio FPA Classics, a partire da una copia 35mm della compilation di Robert Youngson L’allegro mondo di Stanlio e Ollio e da una copia 16mm fine grain conservata presso Academy of Motion Pictures Arts and Sciences (Blackhawk Films Collection). Un ringraziamento speciale a Patrick Stanbury