FAARAOIDEN MAA

Peter von Bagh

[The Land of the Pharaohs] M.: Pentti Kauranen, Heikki Salo. Prod.: Terttu Talonen per Yleisradio, TV1, Teatteritoimitus . DCP. D.: 29’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La fase preparatoria di Sinuhe l’egiziano (1945), il celebre romanzo storico di Mika Waltari, era durata un bel po’, tra ricerche, annotazioni e costruzione dell’intreccio. Ma è difficile ignorare il momento in cui iniziò la stesura del voluminoso libro: i primissimi mesi del dopoguerra. Waltari scrisse rapidamente, macinando decine di migliaia di parole in poche settimane. Per von Bagh, l’antico Egitto di Waltari è la Finlandia del 1944, le sue descrizioni della sofferenza sono un ritratto nemmeno troppo velato di un paese prostrato, stanco e insanguinato. Ed è così che prende forma Faaraoiden maa: estratti da Sinuhe l’egiziano fanno da commento a spezzoni di cinegiornali. Un altro progetto semplice e intrigante di von Bagh che si trasforma in un bell’esempio di cinema: un’opera scarna, immediata nell’esecuzione, muscolare nel movimento, profonda nella riflessione.

 

 

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