ENTRETIEN ENTRE SERGE DANEY ET JEAN-LUC GODARD

Jean-Luc Godard

Prod.: Peripheria, Gaumont · DCP. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Fondatore della Cinémathèque française, Henri Langlois ha permesso a numerosi cinefili di scoprire opere invisibili, mettendoli di fronte a una storia del cinema non considerata in modo cronologico ma attraverso similitudini e associazioni d’idee. Spettatore assiduo, Jean-Luc Godard è segnato da questa fondamentale iniziazione: “Langlois sapeva benissimo quel che faceva con le sue proiezioni ‘in disordine’ e il suo bizzarro museo. Era tutto una sfumatura, un sottinteso. Una serie di accostamenti imprevisti che scatenavano una vera e propria riflessione”.
Il progetto di una ‘storia del cinema’, scritta e realizzata allo stesso tempo, si spegne nel 1977 con la scomparsa di Langlois. Nel 1978, il Conservatoire d’art cinématographique di Montréal invita Godard a tenere una serie di conferenze, sulla scia degli ‘anti-corsi’ che Langlois vi aveva impartito dieci anni prima. Sono le premesse di quella che diventerà l’opera monumentale Histoire(s) du cinéma, concepita nel solco di Langlois e di André Malraux. “La grande storia è la storia del cinema. È la questione del XIX secolo che si è risolta nel XX. È più grande delle altre perché si proietta, mentre le altre si riducono”. Composto da frammenti di film e da citazioni, Histoire(s) du cinéma è anche cosparso di letture e conversazioni. La presenza di Godard, in piena riflessione o al lavoro, davanti alla macchina da scrivere o alla moviola, è costante. Dopo aver realizzato i primi due episodi, invita Serge Daney a intrattenersi con lui. I colloqui vengono filmati il 3 dicembre 1988 sotto forma di dialogo ininterrotto, di lunga riflessione a due voci e a tutto campo sul cinema e la sua storia, sul ruolo e la collocazione delle immagini negli anni Ottanta, sullo stato del mondo contemporaneo. Godard ne trarrà formule e citazioni che andranno ad alimentare il seguito di Histoire(s) du cinéma. Alcuni estratti dell’incontro appaiono negli episodi 2A e 3B. Una parte della conversazione è stata trascritta da Serge Daney nel numero di “Libération” apparso il 26 dicembre 1988, dove la definisce “un’intervista-fiume, filmata nell’eventualità di un accompagnamento pedagogico a Histoire(s) du cinéma e di una diffusione televisiva”.

Samantha Leroy e Hervé Pichard

Copia proveniente da

per concessione di Gaumont. I nastri originali video da 1/2 pollice sono stati affidati a Serge Le Péron nel 2012 per la preparazione del suo documentario Serge Daney : le cinéma et le monde. Sono stati digitalizzati all’INA. Il film resta incompleto, con due master originali mancanti. Nel 2014 viene realizzato un DCP a partire da cassette Beta Num, con il concorso dell’École Nationale Supérieure Louis Lumière, poi depositato alla Cinémathèque française