ENTR’ACTE
Scen.: Francis Picabia. F.: Jimmy Berliet. M.: René Clair. Int.: Man Ray, Marcel Duchamp, Inge Frïss, Francis Picabia, Jean Börlin, Georges Auric, Georges Charensol, Marcel Achard, Erik Satie. Prod.: Rolf de Maré per Les Ballets Suédois. DCP. D.: 22’.
Scheda Film
Entr’acte fu commissionato da Rolf de Maré, direttore dei Ballets suédois, per il balletto Relâche di Francis Picabia, in scena al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi a partire dal 5 dicembre 1924. Il balletto inizia con la proiezione di un prologo filmato in cui Erik Satie – compositore delle musiche del balletto e del film – e Francis Picabia sono sul tetto del teatro. Il film vero e proprio viene proiettato durante l’intermezzo “per far uscire il pubblico dalla sala”, intenzione sovversiva di cui riferisce la stampa dell’epoca.
Se l’accoglienza del balletto di Picabia è contrastante, il film mette d’accordo tutti e lancia la carriera di René Clair. Questi riesce a distanziarsi dal soggetto iniziale di Picabia realizzando un film dadaista dal montaggio dinamico e inquietante, “che produce un’esasperazione dei sensi che faceva venire voglia di schiaffeggiare il vicino e di mordere la vicina” (R. de Givrey, “Bonsoir”, 1924). Entr’acte viene riproposto allo Studio des Ursulines nel gennaio 1926, con un adattamento per pianoforte di Darius Milhaud sulla base della partitura per orchestra di Satie (morto nel luglio 1925). Nel 1967 (anno in cui Elaine Sturtevant cerca di ricreare l’evento Relâche), René Clair ricongiunge il prologo al film ed elimina alcuni riferimenti al balletto, come la scimmia del ballerino Jean Börlin e lo schiaffo finale, definendo la versione più diffusa oggi. Il restauro restituisce la versione completa del film.
Stéphanie Salmon
Cinéma, Entr’acte symponique pour le ballet ‘Relâche’, accompagnamento del film Entr’acte di René Clair, datato 1924, è l’ultima composizione di Erik Satie, ma è la prima, nella sua struttura basata su blocchi ripetuti con effetto ipnotico, a essere diventata di trentennio in trentennio un modello nella musica per film (Hermann-Hitchcock, Glass-Reggio, Nyman-Greenaway…).
L’idea iniziale di Cinéma nasce da una deformazione velocizzata della marcia funebre dalla Sonata in si bemolle minore opera 35 di Fryderyk Chopin, brano abusato nei repertori di accompagnamento per il cinema muto, che si palesa parodisticamente nella scena del funerale.
Il lavoro di sincronizzazione per questo nuovo restauro di Entr’acte è avvenuto mettendo a confronto alcuni appunti manoscritti di Satie e il manoscritto originale della partitura d’orchestra con le successive edizioni a stampa della Salabert, cercando di rimanere il più possibile fedele agli appuntamenti tra immagini e musiche specificati dall’autore: Cheminées. Ballons qui explosent. Gants de boxe et allumettes. Prises d’air, jeux d’échecs et ballon sur le toits. La Danseuse et figures dans l’eau. Chasseur et début de l’enterrement. Marche funèbre. Cortége au ralenti. La Poursuite. Chute du cercueil et sortie de Borlin. Eran crevé et fin.
Esistono tre versioni per l’accompagnamento musicale dal vivo: la partitura orchestrale, una riduzione per pianoforte a quattro mani di Darius Milhaud e una per pianoforte solo, che è quella che illustrerà il film di Clair in questa versione.
Daniele Furlati