ECHTE CLICHÉS
F.: Stef Tijdink. M.: Ton de Graaff. Scgf.: Eric de Kuyper, Jan Klatter. Int.: Pauline Daniëls, Arnold Goores, Patrice Kennedy, Helga Langen, Angela Linssen, Margie Smit, Emile Poppe, Gérard Lemaitre, Henk van Dijk, Ruud Matthijssen. Prod.: Suzanne van Voorst. DCP. D.: 28’. Col e Bn.
Scheda Film
All’inizio degli anni Novanta un ensemble di danza olandese, ’t Concern, mi chiede di creare uno spettacolo insieme. Sono interpellato in quanto cineasta, perché ’t Concern vuole allestire una coreografia che includa immagini cinematografiche. La compagnia è composta da cinque ballerine e da un ballerino! Con questo cast insolito propongo di prendere come tema il lavoro quotidiano della casalinga modello degli anni Cinquanta, e di porlo in contrasto con le musiche dei balletti, da Delibes a Glazunov passando per Čajkovskij. (Avevo una zia che senza conoscere i rudimenti della danza svolgeva i detestati lavori domestici su musiche per balletto). La regola era di accoppiare ogni ballerina professionista a un ballerino non professionista. Dello spettacolo restano solo gli interludi filmati in 16mm, presentati qui con il titolo Echte Clichés. Perché ogni cliché non comporta forse un nucleo d’autenticità da riscoprire?
Eric de Kuyper
De Kuyper iniziò a girare film negli anni Ottanta, con studenti e amici; all’epoca insegnava all’Università di Nimega, e il suo dipartimento di arti dello spettacolo divenne enormemente influente presso le nuove generazioni. Vice direttore del Nederlands Filmmuseum dal 1987 al 1992, De Kuyper sviluppò insieme al regista Hoos Blotkamp una pratica archivistica sulla quale si basano ancora oggi molte attività di EYE Filmmuseum. I suoi scritti e il suo lavoro di curatore sono stati cruciali per la rivalutazione del cinema muto degli anni Dieci e di registi quali Léonce Perret, Alfred Machin ed Evgenij Bauer. Attualmente de Kuyper è attivo come autore, regista e anche come attore: la sua apparizione più recente è in Rain Anyway di Gust van den Berghe (2019).
Nel 2018-2019 i suoi lungometraggi sono stati digitalizzati e restaurati da EYE Filmmuseum. Nel corso del progetto gli interludi filmati di Echte Clichés sono stati ‘riscoperti’ e ricostruiti come opera autonoma: scansionati a risoluzione 2K da elementi 16mm a colori e in bianco e nero, sono stati rimontati e completati con nuovi cartelli dei titoli. Il suono è stato trasferito dal nastro magnetico originale.
Mark Paul Meyer