DOÑA HERLINDA Y SU HIJO

Jaime Humberto Hermosillo

Sog.: dal racconto omonimo (1980) di Jorge López Páez. Scen.: Jaime Humberto Hermosillo. F.: Miguel Erhenberg. M.: Luis Nelly. Scgf.: Daniel Varela. Int.: Guadalupe Gómez del Toro (Doña Herlinda), Arturo Meza (Ramón), Marco Treviño (Rodolfo), Letícia Lupercio (Olga), Guillermina Alba (Billy), Angélica Guerrero (la madre di Ramón), Arturo Villaseñor (il padre di Ramón). Prod.: Manuel Barbachano Ponce per Clasa Films Mundiales. DCP. D.: 85’. Col

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Ispirato a un racconto di Jorge López Páez, Doña Herlinda y su hijo è la prima opera del cinema gay messicano a ottenere riconoscimento internazionale, anticipando temi che si sarebbero affermati compiutamente solo in seguito. Girato a Guadalajara – città all’epoca simbolo di un conservatorismo estremo – il film utilizza un umorismo corrosivo e una sottile ambivalenza per smantellare i valori familiari tradizionali. Tuttavia, neppure un regista con la maturità di Hermosillo riuscì a evitare di ridurre le donne a semplici strumenti di riproduzione biologica, in questo caso funzionali alla realizzazione di una coppia omosessuale che gode del determinante sostegno di una delle madri, ruolo interpretato da Guadalupe Gómez del Toro – nella vita vera madre dell’oggi celebre regista e scrittore Guillermo del Toro, all’epoca collaboratore alla produzione e persino comparsa in un breve cameo. Il film, convertito in 35mm, riuscì a ottenere una distribuzione commerciale sia in Messico che all’estero.

Eduardo de la Vega Alfaro

Copia proveniente da

Per concessione di Claro Video. Restaurato nel 2018 da Filmoteca de la UNAM, a partire dal negativo originale 16mm e da un duplicato negativo 35mm. Con il sostegno di Festival Internacional de Cine en Guadalajara