[DAS UNBEZWINGLICHE]

Int.: Pina Menichelli (Pina), Augusto Poggioli (Mirko), Ruggero Barni (Vilna). DCP. D.: 11’ (incompleto).

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Lei finirà anche sola al mondo, ma a testa alta e passo sicuro. Perché in fin dei conti non c’è solitudine, se il proprio posto è ovunque si possa calpestare la terra a piedi nudi, ovunque si possa godere di una pioggia di foglie di fico che ti cadono in testa. “Questo è il mio posto”, la minaccia una donnaccia. Vana pretesa: non esiste un posto che si possa dire solo “mio”. Di conseguenza, lei non può essere di nessuno, se non del mondo. I melodrammi con le dive, sempre attratti dal gorgo fascinatore che ti inghiotte. Lei qui si fa inghiottire da un cumulo di fieno. Inghiotte i fiori perché è il modo più naturale per onorarli. Per mangiare una mela, se la strofina sulle guance, come la carezza di un amante rispettato. A voi, meschini, la favoletta del peccato originale e i padri della psicoanalisi. Per inciso, uno dei rari film italiani dove si vede lavorare la campagna. La Menichelli nel 1915 gira con Arturo Poggioli e Ruggero Barni un altro paio di film Cines. Siamo da quelle parti lì. Il film non c’è nella filmografia del muto italiano di Bernardini-Martinelli.

Andrea Meneghelli

Copia proveniente da