Fatti da parte, Wonder Woman. Giù la maschera, Doris Day. Le immagini cinematografiche che relegano le donne a ruoli ‘realistici’ – casalinga, rompiscatole, bambola o stronza – ci hanno definite per troppo tempo. Tanto più che alle origini del cinema, prima che le convenzioni narrative si irrigidissero, esistevano infiniti modi di essere donna. Per decenni, dopo il 1925, in Europa e negli Stati Uniti i film sono stati realizzati quasi esclusivamente da uomini. Le attrici delle comiche slapstick e le ragazze travestite da cowboy dei primi anni del cinema – selvagge, potenti, sfrontate, divertenti e completamente fuori dal controllo maschile – sono state dimenticate. O peggio, cancellate. Breaking Plates collabora con il progetto Cinema’s First Nasty Women per renderle nuovamente visibili. Riportiamo sullo schermo quei primi film, dialoghiamo con i loro personaggi femminili, riproduciamo le loro trovate comiche, emuliamo i loro gesti sovversivi. Indossando i loro abiti, affrontando le loro macchine impazzite, le gag esplosive e i corpi in piena eruzione impariamo a usare l’umorismo come un’arma contro le strutture che ci rinchiudono.

Karen Pearlman