ALBERT SAMAMA CHIKLY

Mahmoud Ben Mahmoud

Int.: Albert Samama Chikly, Haydée Samama Chikly. Prod.: Alif Productions, Canal + Horizons, Cinétéléfilms, La Sept ARTE. Distr.: Alif Productions · Digibeta. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Questo film mette in luce la vita e l’opera di Albert Samama Chikly, pioniere del cinematografo oggi praticamente dimenticato: eppure fu uno dei primi registi, un grande fotografo e un avventuroso reporter. La sua esuberanza e la sua passione per la modernità ne fanno una figura affascinante. A far da trama, la testimonianza della figlia Haydée, che fu anche l’eroina dei suoi film di finzione, la sua sceneggiatrice e probabilmente la prima attrice araba di tutti i tempi. Ma la materia del film è soprattutto l’opera di questo ‘meraviglioso folle’: le sue foto e reportage (filmò la sua Tunisia con estrema sensibilità, lavorò come reporter per l’esercito francese durante la Grande guerra e tornò dalla Cina con film e fotografie), nonché brani dei lungometraggi Zohra e Aïn El-Ghazel.

Mahmoud Ben Mahmoud