‘A SANTANOTTE

Elvira Notari

Sog.: dalla canzone omonima di Eduardo Scala e Francesco Buongiovanni. Scen.: Elvira Notari. F.: Nicola Notari. Int.: Eduardo Notari (Gennariello), Rosé Angione (Nanninella), Alberto Danza (Tore Spina), Carluccio (studente della scuola di recitazione), Elisa Cava (madre di Tore). Prod.: Dora Film (serie Grandilavoripopolari)
35mm. L.: 1257 m. D.: 61’ a 18 f/s. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Tratto da un popolare successo della canzone napoletana, ‘A santanotte è uno dei rari film tuttora visibili tra quelli diretti da Elvira Notari alla Dora Film e un esempio particolarmente rappresentativo della sua produzione. Il film viene presentato in una copia a colori ricavata nel 2008 da due diversi elementi: un controtipo bianco e nero depositato presso la Cineteca Nazionale e una copia nitrato, con indicazione delle colorazioni, ritrovata presso gli archivi della George Eastman House. Rosé Angione, una delle attrici uscite dalla scuola di recitazione di Elvira Notari, vi interpreta il ruolo di Nanninella, una ragazza sfruttata e maltrattata dal padre, che lei mantiene con il suo salario di cameriera. Costretta a sposarsi con un uomo che non ama nel disperato tentativo di salvare il suo innamorato da un’accusa di omicidio, Nanninella è destinata a una fine tragica, che spinge i toni patetici del film fino a un vero e proprio apice parossistico: pugnalata nel giorno del suo matrimonio, in abito da sposa, nella migliore tradizione della sceneggiata napoletana.

In questo “dramma popolare passionale” (come recita il sottotitolo) che fu uno dei più grossi successi della Dora Film, recita anche il figlio di Elvira e Nicola Notari nel ruolo di Gennariello, presenza fissa in quasi tutti i loro film, vera e propria ‘maschera’ seriale del melodramma notariano. Un particolare interesse rivestono le riprese in esterni, di sapore quasi documentaristico, che collocano la sventurata storia di Nanninella nel contesto della Napoli popolare del tempo. Ma il film colpisce soprattutto per l’inusuale prospettiva che fornisce sulla vita delle donne appartenenti agli strati più poveri e disagiati della società, quasi un atto d’accusa lanciato contro la violenza della cultura patriarcale.

Il restauro è stato realizzato nell’ambito del progetto Non solo dive. Pioniere del cinema italiano, dedicato alla riscoperta del contributo femminile all’industria cinematografica nazionale del periodo muto.

Monica Dall’Asta

 

Copia proveniente da

Restauro fotochimico realizzato nel 2008 da CSC – Cineteca Nazionale, George Eastman Museum e Associazione Orlando presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata