Buñuel e il Surrealismo

Nato ufficialmente nel 1924 col manifesto redatto dal poeta francese André Breton, il Surrealismo fu un movimento artistico d’avanguardia che, ponendosi come superamento del dadaismo ormai in crisi, intendeva la pratica artistica come espressione del libero funzionamento del pensiero, emancipato dalla ragione. Automatismo, esperienza onirica, incontro violento, non filtrato, con la realtà furono concetti chiave alla base dell’arte surrealista.

Il cinema, in quanto dimensione molto vicina a quella del sogno, fu presto oggetto di riflessioni e teorizzazioni in seno al movimento. Solo in pochi casi, tuttavia, si parla di veri e propri film surrealisti : Un chien Andalou (1929) e L’âge d’or di Luis Buñuel ne sono forse i due maggiori esempi.

Nel 1925 Buñuel si trasferì a Parigi e qui realizzò, insieme a Salvador Dalì (autore del ritratto del regista, nell’immagine in alto a sinistra), il suo primo film. Fin da subito emerse lo spirito fortemente antiborghese e visionario che avrebbe poi caratterizzato tutto il suo cinema . La celebre immagine dell’occhio di donna squarciato da una lama di Un chien Andalou racchiudeva già in sé elementi della poetica surrealista del cineasta come quella violenza figurativa necessaria per poter guardare davvero la realtà, andare oltre di essa e liberare finalmente l’inconscio. All’uscita in sala il film ebbe successo ma al contempo suscitò grande scandalo. 
Al contrario, L’âge d’or, film ancor più irriverente, sarcastico, in netta opposizione alle istituzioni – Chiesa, Esercito, Stato – provocò l’ira di molti e ne fu proibita la proiezione in Francia. Questo causò gravi danni finanziari sia per il regista sia per il produttore (il quale rischiò peraltro la scomunica da parte della Chiesa).

Fu allora che a Buñuel capitarono tra le mani gli studi di Maurice Legendre a proposito delle condizioni sociali della regione spagnola di Las Hurdes. Fu allora che il regista decise di lanciarsi nel progetto di realizzare un documentario surrealista di denuncia sociale. Las Hurdes fu infatti una vera scommessa, il tentativo coraggioso ed unico di unire finalità sociali, testimonianza politica ed estetica surrealista. 

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