ZOHRA

Albert Samama Chikly

T. fr.: L’Odyssée d’une jeune française en Tunisie. Scen.: Haydée Samama Chikly. F., Prod.: Albert Samama Chikly. Int.: Haydée Samama Chikly (Zohra) · 35mm. L.: 189 m (frammento, l. orig.: 1400 m). D.: 10’ a 16 f/s. Col.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Zohra o L’Odyssée d’une jeune française en Tunisie è stato proiettato la prima volta il 21 dicembre 1922 al cinema Nunez a Tunisi. Zohra, il primo film africano, fu diretto da Albert Samama Chikly con la figlia Haydée nel ruolo della protagonista. Haydée, che era anche l’autrice della sceneggiatura, da brava sognatrice aveva scelto il titolo Zohra perché in arabo significa ‘stella della felicità’, nome dato al pianeta Venere. La storia di Zohra è agile e ben scritta. Si incentra su una giovane francese che sopravvive a un naufragio sulla costa tunisina e viene salvata da una famiglia di beduini, la cui vita quotidiana scorre davanti ai suoi occhi, e ai nostri: li vediamo tosare le pecore, preparare il cuscus, raccogliere l’acqua e la legna, finché un giorno un aeroplano non atterra nei paraggi e preleva la ragazza per riportarla a casa.
Zohra è anche un film narrativo tratto dalla prima sceneggiatura scritta da una donna africana, Haydée Chikly, e interpretato da attori professionisti, ai quali viene contrapposta una parte documentaria basata sull’osservazione e sulla registrazione fotografica della vita di un villaggio di Beduini.
Oggi a noi restano soltanto dieci minuti del film, che originariamente durava oltre un’ora.

Ouissal Mejri

 

Copia proveniente da